1 30 APPROVATE LE NUOVE NORME IN MATERIA DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE (VIA). ORA PIÙ CHE MAI, IN LOMBARDIA, "CHI INQUINA PAGA"
Milano, 26 gennaio 2010. Finalmente anche Regione Lombardia ha adottato la sua legge in materia di valutazione di impatto ambientale (VIA). Una legge figlia del decreto legislativo 152 del 2006 e della normativa disposta dall'Unione Europea, che presenta molti aspetti innovativi e che, nella sostanza, riscrive la normativa finora in vigore.
Nello specifico, ha spiegato il consigliere Giovanni Bordoni, relatore e presentatore del Pdl in aula: «Con questa legge vengono fissati alcuni punti fermi. Per prima cosa le regole generali relative alla materia ambientale, i cosiddetti "principi di tutela", possono essere modificate solo attraverso una legge statale. In secondo luogo l'azione ambientale deve avere come protagonisti tutti gli enti, pubblici e privati, e le persone fisiche e giuridiche pubbliche e private che regolano la politica ambientale della comunità. Tutti questi soggetti devono mettere in campo un'adeguata azione, caratterizzata, tra l'altro, dai principi generali di precauzione, prevenzione e correzione e da quello fondamentale del "chi inquina paga"».
Un'attenzione particolare è stata riservata allo "sviluppo sostenibile" che «deve essere l'obiettivo costante dell'azione del singolo e delle istituzioni e deve essere tale da garantire il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni attuali senza compromettere le possibilità e la qualità della vita di quelle future, perseguendo così il principio della solidarietà tra le generazioni».
Inoltre, l'azione ambientale deve essere applicata tenendo conto del principio di sussidiarietà. Cioè, ha spiegato il relatore: «Le norme statali rappresentano le condizioni minime essenziali per la tutela dell'ambiente e la Regione può adottare forme di tutela più restrittive in particolari situazioni territoriali solo se queste non comportano aggravi ingiustificati dei provvedimenti autorizzativi».
Infine, ha ricordato Bordoni: «La nuova legge prevede anche che chiunque abbia il diritto di accedere alle informazioni riguardanti gli aspetti ambientali e del paesaggio. E, aspetto non marginale, sancisce il principio secondo cui "chi autorizza il progetto si occupa anche delle procedure di valutazione ambientale", facendo venire meno un dualismo spesso inopportuno e concretizzando, di fatto, un ulteriore processo di trasferimento di competenze alle Province, in quanto soggetti più vicini al territorio».
«Quello approvato oggi - ha concluso Bordoni - è un testo che semplifica le procedure, perché indica con chiarezza le azioni e gli attori delle procedure della VIA e con questo i loro ruoli, consentendo anche a un lettore non esperto di non smarrirsi in un testo troppo ricco, anche di rimandi».