In Valgrosina svasato il bacino di A2A
Concluse le operazioni di svaso del bacino artificiale di Valgrosina e già nella medesima giornata sono iniziate le operazioni di lavaggio del tratto in alveo del torrente Roasco a valle della diga. Le operazioni di svaso, compiute da A2A, gestore dell’impianto, si sono rese necessarie per il mantenimento del corretto funzionamento e la pervietà degli organi di scarico della diga. Grazie a questo intervento sono stati così rimossi i sedimenti contenuti nel bacino. Le operazioni si sono svolte sotto il costante controllo di un gruppo di lavoro denominato “Osservatorio” costituito da rappresentanti della Provincia di Sondrio, Regione Lombardia, Arpa, Unione Pesca Sportiva e A2A il cui il compito è stato quello di valutare le concentrazioni dei solidi sospesi nei corsi d’acqua del torrente Roasco e del fiume Adda e di definire gli effetti sugli habitat e sulle biocenosi fluviali.
Le operazioni di svaso del bacino di Valgrosina si sono ripetute annualmente a partire dal 2006 e quest’anno si sono svolte nel periodo compreso tra il 21 e il 30 settembre. Negli anni 2009 e 2010 le attività di svaso di questo bacino, unitamente a quelle di altri bacini della provincia (Sernio, Cancano e Madesimo) rientravano nel Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia – Svizzera 2007 – 2013, in un progetto denominato “ECOIDRO – Uso dell’acqua e salvaguardia ambientale e della biodiversità nei bacini di Adda, Mera, Poschiavino e Inn –“.
L’inserimento in questo progetto è stato opportuno e moto utile, in quanto dal progetto sono emerse indicazioni importanti su come effettuare le operazioni di svaso con il minor impatto sugli ecosistemi acquatici posti a valle dei bacini artificiali e sull’individuazione del periodo migliore in cui eseguirle. Tant’è che già per lo scorso anno 2014, su richiesta del competente settore della Provincia e del’Unione Pesca Sportiva, le operazioni, che solitamente si svolgono nel periodo settembre – ottobre, sono state anticipate al mese di agosto quando le condizioni idrologiche del fiume Adda e del torrente Roasco risultavano ideali per un minore impatto sugli ecosistemi fluviali interessati dallo svaso.