ECO-ENERGIA: IN GERMANIA INAUGURATO MAXI IMPIANTO SOLARE. E DA NOI?
Germania sempre più lanciata nel settore delle rinnovabili. Di recente è stato inaugurato il più grande "campo solare" del mondo: è il Waldpolenz Solar Park, realizzato su un vecchio aeroporto di Leipzig, nella Germania dell'Est, che si estende per 110 ettari ed è, quindi, grande come 200 campi di calcio. La centrale che sta per produrre 24 megawatt di elettricità, entro il 2009 arriverà a 40 megawatt, alimentando almeno 10.000 case e consentendo di risparmiare ogni anno almeno 25.000 tonnellate di carbonio.
E il fenomeno non si limita a Waldpolenz. Anche Leipzig ospita 3 dei 50 campi solari più grandi del mondo. E l'economia della zona - solo fino a pochi anni fa depressa - sta decollando. Perché i tedeschi non si limitano a istallare pannelli fotovoltaci, ma sviluppano in proprio le tecnologie innovative, che poi esportano.
Nell'anno 2007 l'economia tedesca è cresciuta del 2,5% mentre i consumi di energia da combustibili fossili in Germania sono diminuiti del 5,6% a dimostrazione del fatto che sviluppo economico e sostenibilità ambientale non sono necessariamente incompatibili. Il governo tedesco dichiara di voler tagliare del 40% le emissioni di carbonio entro il 2020. Un obiettivo che è il doppio di quello che si è data l'Unione Europea.
L'innovazione tedesca, infatti, si è sviluppata in due diversi settori: da un lato le tecnologie che consentono una maggiore efficienza energetica e, quindi, un minor consumo assoluto di energia. Dall'altro nuove tecnologie nel campo delle energie rinnovabili, in particolare dell'energia solare dove la Germania risulta essere leader mondiale e il maggiore esportatore di tecnologia del settore
E da noi?
Consideriamo il Sud per evidenti ragioni di insolazione. Ci sono alcuni aeroporti disponibili. Le grandissime estensioni a prato fra le piste, ovviamente senza avvicinarsi ai bordi delle stesse, al posto di essere destinate alla produzione di erba, talora anche alta, potrebbero diventare sede fotovoltaica. Nelle isole, piccole e medie, ci sono ampie estensioni ex-agricole, coltivate quando era essenziale un'agricoltura di sussistenza ed oggi abbandonate (ricordiamo che ci sono norme per le terre incolte), che potrebbero essere riconvertite. E poi c'è una quantità di superfici disponibili, ovunque, e sono i tetti dei capannoni, dato che molti di essi sono piani. Sotto a chi tocca!
R.