E' Patrimonio UNESCO "l'Arte dei muretti a secco". Nuove opportunità di sviluppo per Lombardia e Valtellina

(LNews - Milano, 29 nov) La decisione dell'Unesco di inserire l'Arte dei muretti a secco nella lista dei beni immateriali dichiarati Patrimonio dell'umanità apre nuove e interessanti opportunità di promozione e di sviluppo per la Lombardia, come sottolineato dagli assessori regionali Lara Magoni (Turismo, Marketing territoriale e Moda) e Fabio Rolfi (Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi). 

VALLE IMAGNA PUNTA DI DIAMANTE (ma insieme la Valtellina con più di duemila km di muretti) - Si tratta di "un traguardo importante, che permetterà di valorizzare e recuperare numerosi territori - ha sottolineato l'assessore Magoni -. Il senso del riconoscimento è la tutela di pratiche antiche e tradizionali, diffuse in tutta Italia e anche ella nostra Lombardia, che non si vuole vadano perse. Sono orgogliosa di poter dire che nella nostra Valle Imagna già da anni esistono corsi per tramandare queste tecniche che Unesco oggi riconosce come una vera e propria forma d'arte". 

VOLANO PER IL TURISMO 'GREEN' E 'SLOW' - "Il muretto a secco - ha ricordato ancora - è il primo esempio di manufatto e rappresenta il tentativo di adattare l'ambiente alle esigenze umane, senza mai stravolgere il paesaggio, creando una perfetta armonia tra uomo e natura. La decisione dell'Unesco rafforza il mio impegno nel recuperare tradizioni e piccoli borghi e valorizzarli da un punto di vista turistico. Lo splendido paesaggio creato dai muretti a secco può essere anche l'occasione per dar vita a un sempre più interessante turismo 'green' e 'slow', legato a luoghi rurali di particolare bellezza. Oggi, il turista è un visitatore curioso che, oltre ai percorsi enogastronomici, vuole godere di paesaggi incomparabili. Ecco, dunque, un'occasione propizia per tutte queste realtà coinvolte, per diventare mete turistiche sempre più appetibili: i muretti a secco rappresentano un volano importante per l'economia locale e il turismo".

VANTAGGI ANCHE AD AGRICOLTURA MONTANA - La decisione dell'Unesco implica interessanti prospettive di sviluppo per le comunità montane lombarde, evidenziate dall'assessore Rolfi. "Questo riconoscimento - ha detto - apre scenari turistici importanti, che avranno riflesso anche sulla agricoltura di montagna e sui suoi prodotti alimentari". "L'agricoltura è identità - ha aggiunto Rolfi - e rappresenta una parte rilevante della storia della Lombardia: i muretti a secco sono la prima vera testimonianza di una armonia perfetta tra agricoltura e natura. 
La sostenibilità ambientale è una delle linee guida di questo mandato in ambito agricolo: stiamo investendo sempre di più in questa direzione per creare una continuità tra le nostre tradizioni e il futuro del nostro comparto agroalimentare".

NECESSITÀ RISORSE - "I muretti a secco - ha concluso Rolfi - necessitano di risorse per la conservazione e la valorizzazione e la Regione Lombardia farà la propria parte anche come promotrice di alleanze economiche sul territorio". (LNews) 

Territorio