Tangenziale di Tirano, nota pessimistica del sen.Crosio

Tangenziale di Tirano, il senatore Crosio: «Il tempo scorre veloce ma sull’opera non ha certezze neppure il Governo» «Bisogna incalzare il Governo, fare un pressing deciso perché il tempo scorre veloce ma a metà dell’anno che avrebbe dovuto vedere la gara d’appalto per la tangenziale di Tirano non c’è traccia neppure del passaggio al Cipe del progetto. Lo stesso ministro Graziano Delrio non ha saputo rispondere alla mia domanda sui tempi dell’opera che gli esponenti locali della maggioranza, i senatori Mauro Del Barba e Benedetto Della Vedova, alla fine dello scorso anno davano vicinissimi, entro il 2016». Così il senatore Jonny Crosio che ieri pomeriggio, a margine del question time nell’aula di palazzo Madama, ha chiesto conto al ministro delle Infrastrutture dello stato dell’arte del progetto della tangenziale di Tirano, consapevole, per le esperienze negative maturate per il primo tratto della nuova statale 38, che nessuna nuova significa più spesso cattiva nuova. «Mi preoccupo perché non vorrei venisse buttato a mare il lavoro da noi svolto in anni passati a Sondrio, a Milano e a Roma che è stato determinante per il completamento del primo tratto e per l’avvio dei lavori della tangenziale di Morbegno - continua il senatore Crosio -. Erano stati gli esponenti di maggioranza ad annunciare la gara d’appalto nel 2016 ma siamo quasi a metà anno e non c’è traccia neppure dell’approvazione definitiva del progetto con la conseguente assegnazione dei finanziamenti». Le stesse domande, disponibilità dei finanziamenti, tempi per l’approvazione del Cipe, sono state inserite in un’interrogazione a risposta scritta, l’ennesima sulla questione, che il senatore Crosio ha presentato al ministro Delrio. «Invece di lanciarsi in velleitari dibattiti - conclude Crosio - parlando di uno, due, tre trafori come se fossero noccioline, voglio fare il montanaro fino in fondo ed essere concreto: è opportuno che tutti ci concentriamo su quello che ancora rimane da fare per stringere i tempi e portare a casa la tangenziale di Tirano. Fatta quest’opera, ma soltanto allora, potremo fare la questua, e che questua, per i tunnel, quali essi siano». 

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