DIBATTITO CONTROCORRENTE. DOPO IL NO AL NUCLEARE IL PROBLEMA DELL'ENERGIA 11 6 20 36

Tematica di grande interesse anche per la nostra provincia (1 - segue)

Ho letto il vs. articolo in oggetto e nel congratularmi per il giusto interrogativo che ponete al lettore, perchè è di tutta evidenza che l'elettricità è un bene essenziale di cui non possiamo fare a meno se vogliamo continuare a beneficiare del benessere e sviluppo raggiunto nello scorso secolo, la risposta lascia non poche perplessità.

Infatti, dovrebbe essere noto che in tutti i Paesi ricchi e sviluppati del Pianeta, l'elettricità di base è prodotta da Fonti affidabili e che permettono di produrre l'elettricità quando serve ed a costi ragionevoli e competitivi. Per questa ragione, il 1° combustibile per la produzione di elettricità è appunto il Carbone ed in Europa associato dal Nucleare.

Le altre fonti possono essere importanti ma del tutto complementari, soprattutto quando si parla delle Rinnovabili diverse dall'Idroelettrico (che di fatto costituisce la maggior parte di tale categoria di alimentazione degli impianti), che sono condizionate appunto dalla discontinuità e non programmabilità di generazione, oltrechè dall'elevato costo che le rende non praticabili per la generazione di base.

C'è però una frase inserita nel vostro articolo che mi ha lasciato non poche perplessità e che solleva immotivato allarmismo, soprattutto per quei lettori che non sono particolarmente informati sull'argomento, che riporto qui sotto:

"La priorità: meno CO2!

La priorità è sicuramente diminuire al più presto la quota di fonti energetiche produttrici di CO2, principale causa dei cambiamenti climatici e dell'inquinamento atmosferico che provoca migliaia di morti all'anno (solo nel nostro Paese)."

Ora, la CO2 è il terzo gas più importante per la vita sul Pianeta, essendo alla base del mondo vegetale e quindi dell'alimentazione degli esseri viventi sulla Terra, che è altresì un gas NON velenoso, NON esplosivo e che altresì NON ha alcun effetto locale.

Pertanto, associare (come voi fate nella frase sopracitata) le emissioni di CO2 con l'inquinamento atmosferico e con le migliaia di morti all'anno è una mistificazione ascentifica grave, che può indurre il lettore in false e pericolose interpretazioni.

Le emissioni inquinanti infatti, non riguardano la CO2, ma eventualmente le emissioni relative ai residui della combustione di fossili e biomasse (presenti in qualsiasi processo produttivo industriale, ma anche nella combustione civile), caratterizzati dagli ossidi di zolfo, di azoto e dalle polveri, qualora non opportunamente filtrate e trattenute dalle dotazioni tecnologiche di cui i moderni impianti sono oggi per legge dotati.

Una schiera di ricercatori (in particolare sostenuti da specifiche ed interessate lobby "ambientaliste") ne sta facendo un "cavallo di battaglia" per ragioni scientificamente non razionali ne comprensibili, che stanno creando immotivato allarmismo e non pochi problemi soprattutto all'Europa che ne ha fatto un proprio stereotipo, diversamente da quanto avviene nei più grandi Paesi del Mondo tra i quali: USA - Cina - India - Brasile, Indonesia, ecc.

Le supposte evidenze scientifiche, che condurrebbero ad un teorico "riscaldamento globale antropogenico" si basano su modelli matematici che non sono risultati replicabili e che quindi non confermano le teorie di questi ricercatori. Sono altresì note le "forzature" che alcuni di questi ricercatori hanno fatto delle loro evidenze, con lo scopo di farle combaciare con le loro teorie. (Climategate).

Al contrario, la storia e le inconfutabili evidenze del passato, dimostrano che i "Cambiamenti Climatici" ci sono sempre stati sul Pianeta, anche e soprattutto in periodi dove l'influenza dell'uomo non poteva certo essere considerata una causa. E le dinamiche climatiche sono tali che i Cambiamenti Climatici continueranno ad esserci anche in futuro, essendo dovute a fattori diversi ed esterni allo stesso Pianeta.

Concludendo, anche l'Italia deve quindi urgentemente dotarsi du un Piano Energetico Nazionale opportuno e razionale che sia caratterizzato da un "Mix di Fonti" equilibrato, per migliorare la propria sicurezza degli approvvigionamenti energetici, difendere la competitività del nostro sistema produttivo e mantenere quindi il benessere che ci permette di essere associati ai Paesi più sviluppati del Pianeta.

Approfitto per allegare un mio articolo - pubblicheremo sul prossimo numero ndr - che descrive le ragioni per quanto sopra, oggi ancor più necessario dopo l'esito del recente Referendum contro il Nucleare. (1 - segue)

Rinaldo Sorgenti (x)

(x) Vicepresidente di ASSOCARBONI e

Già Vicepresidente della Stazione Sperimentale per i Combustibili

Rinaldo Sorgenti (x)
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