Il cantiere del 'sottopassino' a valle della ferrovia
Abbiamo dato notizia dell'imminente apertura del sottopasso di Via Ventina (il 'sottopassone') facendo quello che è giusto fare quando le cose sono fatte bene, e cioè prima cosa il dirlo e seconda cosa esprimere gli apprezzamenti a chi se li merita. Superfluio sottolineare che non così sono andate le cose per il “Sottopassino”. Se non fosse stato considerato solo come un'opera come altre ma nel contesto urbanistico, la prima conseguenza sarebbe stata la constatazione che l'unica soluzione e per giunta la meno costosa era quella del mantenere il flusso veicolare per le auto, ai limiti riservando l'accesso a quelle di servizio pubblico e autorizzati. Tant'è, dopo due raccolte di firme, due progetti presentati al Comune i proponenti hanno alzato bandiera bianca, fra l'altro disinteressandosi del contenzioso che avevano sollevato i residenti per le limitazioni di accesso che subivano e chi aveva indotti a presentare Risorso Straordinario al Presidente della Repubblica. Il Comune ha dovuto prenderne atto e così altra modifica riducendo l'imbocco a monte ad un budello nel quale passano a fatica due carrozzelle affiancate.
Stanno lavorando finalmente con buona lena soprattutto a valle. Ne approfittiamo perchè ci è stato rimproverato di avere pubblicato parecchie immagini della parte di Via Mazzini e nessuna verso Via Torelli. Il fatto è che c'era poco da fotografare se non il buco. Quella che pubblichiamo fa vedere la pista ciclabile che uscita dal buco sale in quota e po ridiscende quando logica avrebbe voluta, dicono i residenti dall'altra parte, di proseguire accanto al muro alla stessa quota del buco. Noi non commentiamo, – spiegheranno le ragioni. L'assessore aveva fissato al 30 aprile la data di apertura ma la lena con cui si sta lavorando, anche appiccicando una cortina di verde al muraglione, fa pensare che ci sarà un bell'anticipo.