LUGLIO. APPROVATO IL PIANO TERRITORIALE REGIONALE

Milano, 22 luglio 2009. La V Commissione, presieduta da Giovanni Bordoni, ha lavorato al Piano Territoriale Regionale (PTR) sollevando una serie di considerazioni in ordine alla necessità di consentire una lettura guidata del poderoso materiale che lo costituisce; un'integrazione puntuale tra la normativa del Piano Paesistico del 2001 e le modifiche e integrazioni paesistiche contenute nel PTR; la riconsiderazione sulla cogenza delle previsioni del PTR sugli strumenti sotto ordinati (PGT e PTCP)

Bordoni evidenzia come «sia rimasto non completamente risolto il tema del controllo regionale sui PGT in talune fattispecie, nello specifico nei Piani d'area. Questi Piani sono, infatti, a tutti gli effetti equiparati ai PTCP e questo è di per sé argomento sufficiente per immaginare che siano le Province a valutare le congruenze degli strumenti comunali ai contenuti del Piano d'area. Per ovviare a questo appesantimento procedurale si potrebbe modificare, appena se ne presentasse la possibilità, la Legge 12 in questo senso».

L'approvazione del PTR, aggiunge Bordoni, «costituisce elemento di riferimento imprescindibile per quei Comuni che non hanno ancora attivato i PGT (sono la maggioranza) ; per quelli che già l'hanno fatto, costituirà l'obbligo per adeguarsi. Questo fatto segnala una situazione complessa, ancorché transitoria, nella transizione verso il nuovo modello urbanistico che la Regione si è data e trova la sua origine dal ritardo con cui le amministrazioni comunali si sono attivate per la definizione del nuovo strumento di governo del territorio».

«L'approvazione odierna del PTR comporta», conclude Bordoni, «una ricaduta e una complessità ulteriore su chi deve operare, ma insieme rappresenta l'elemento qualificante dell'urbanistica della Lombardia del terzo millennio».

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