IL COLORE DELLA LUCE NELL’ ARCHITETTURA

Il progetto degli studenti del Polo Regionale approda al SAIE2 di Bologna

Architettura, come stile di vita, colore, come quarta dimensione di un affresco ambientale, ingegneria, come tecnica della creazione. Sono questi i concetti chiave su cui un affiatato gruppo di studenti del IV anno di Ingegneria Edile-Architettura del Politecnico di Milano, Polo Regionale di Lecco, ha ideato un progetto architettonico basato sul colore come elemento determinante. Un progetto vincente che ha conseguito il I premio assoluto all’International Architecture Award, il concorso internazionale di architettura della Faenza Editrice.

Disegnare con la luce nei vari momenti della scansione quotidiana delle ore è stata la mossa felice che ha portato il gruppo lecchese al SAIE2, la Mostra Internazionale di Architettura di Bologna per ricevere il prestigioso premio per un’opera sul tema “Il colore: materia per l’architettura”.

Comprensibile la soddisfazione dei vincitori (Emilio Colombo, Chiara Trezzi, Filippo Bari, Andrea Carlino, Eugenio Giorgetta e Francesco Pittau) in vetta alla classifica generale, davanti a tanti concorrenti di tutta l’Italia, dell’Austria, del Brasile, della Francia, della Grecia, della Repubblica Slovacca, della Germania, dalla Spagna e della Svizzera.

“L’emozione di ricevere il plauso di grandi personalità del panorama architettonico è stato qualcosa di unico ed irripetibile”- confida Andrea a cui fa eco Francesco: “Questa è un’esperienza da ripetere al più presto”.

“La cosa più stimolante è stata confrontarci con altri gruppi di tutto il mondo, in una competizione a livello internazionale che si è dimostrata impegnativa e gratificante.”- dichiara Chiara.

“Il colore della luce. Dall’alba al tramonto”: questo il titolo dell’opera dei futuri “archingegneri”, che ha affrontato il tema del recupero delle aree industriali dismesse della città di Lecco, generalmente prive di identità e qualità urbana. Un intervento di recupero per dare smalto alla città e per razionalizzare gli spazi ottimizzando le risorse. La soluzione compositiva adottata ha riproposto una soluzione dell’emergenza angolare attraverso un fascio di edifici di sviluppo verticale. Il colore rosso intenso ha sottolineato la configurazione orizzontale radicata al terreno. Sulle torri il gradiente ottenuto dalla soluzione grafica proposta stempera il colore del basamento attraverso una allocazione che permette l’impiego di varie tavolozze cromatiche al fine di contribuire allo slancio verticale dell’architettura. “Il colore è la quarta dimensione imprescindibile in un progetto architettonico- dichiara infatti Emilio- soprattutto se rientra in un piano di recupero di aree industriale dismesse in cui contribuisce a ridisegnare il territorio in un piano urbanistico di ampio respiro.” Tutti gli elaborati che hanno partecipato al concorso sono stati esposti alla SAIE2 di Bologna e raccolti in una patinata brochure edita dalla Faenza Editrice in lingua italiana e inglese.

Nello Colombo

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