Mozione del cons. Bordoni durissimo contro la strage di alberi sul Sentiero Valtellina
Riceviamo e pubblichiamo:
Proposta di mozione da parte del consigliere Gianfranco Bordoni consigliere comunale per la Lista Civica “Rilanciamo Sondrio con Fiumanò”:
Al Presidente del Consiglio Comunale di Sondrio
Mozione ai sensi dell'art. 30 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale.
OGGETTO: taglio di piante ad alto fusto lungo il Sentiero Valtellina.
PREMESSO
che dal sito della Comunità Montana di Sondrio si evince: “Il Sentiero Valtellina è un percorso di valorizzazione turistica realizzato lungo il corso del fiume Adda, in un territorio di notevole pregio ambientale, uno dei più intatti del fondovalle e delle vicinanze di Sondrio. L'opera di sistemazione, realizzata dalla Comunità Montana Valtellina di Sondrio, è finalizzata a rendere fruibili degli spazi altrimenti trascurati tanto dalla cittadinanza locale che dai turisti, sostanziandosi quindi nella creazione di un percorso, consistente in una carreggiata prevalentemente asfaltata con le banchine in terra battuta, che attualmente si sviluppa da Castello Dell'Acqua a Fusine e che nel prossimo futuro si estenderà fino a raggiungere Colorina coprendo, in tal modo, tutto il territorio mandamentale di fondovalle. Il Sentiero, che permette di passeggiare a piedi o in bicicletta e di praticare la corsa e lo jogging, è fiancheggiato dalla fitta flora ripariale che cresce ai margini del corso d'acqua ed è dotato di aree di sosta ombreggiate con giochi per i bambini, panche, tavoli ed altri accessori che permettono di pranzare o di riposare. Questo percorso, sostanzialmente pianeggiante, presenta dei frequenti accessi laterali che permettono di raggiungere in brevissimo tempo il sistema viario locale e, di conseguenza, connettersi agli itinerari di visita ai vari comuni che sono attraversati dal Sentiero Valtellina. Tali percorsi, illustrati da specifiche schede, permettono di visitare i vari centri abitati che caratterizzano il comprensorio di Sondrio andando alla scoperta di architetture dimenticate, di nuclei rurali abbandonati o di bellezze naturali ed ambientali poco valorizzate in una proposta di turismo rispettoso dell'ambiente e teso a valorizzare le specificità culturali locali.”
CONSIDERATO
che sono stati effettuati dei tagli di piante ad alto fusto lungo il percorso che dal ponte di Caiolo porta fino al campo da golf oltre l’aviosuperficie;
che questo intervento “selvaggio” ha di fatto eliminato centinaia di piante che rendevano il sentiero Valtellina fruibile da cittadini e turisti durante il periodo primaverile/estivo, attraverso la naturale protezione dai raggi del sole e di conseguenza dal calore;
che il taglio delle piante è stato effettuato lasciando nel terreno ceppi che in molti casi emergono dal terreno decine di centimetri, creando un effetto paesaggistico sgradevole di negligente manutenzione e con rischio oggettivo per i fruitori del tracciato (ciclisti, jogger & runner)
che i residui del taglio sono stati abbandonati nella boscaglia creando un sicuro pericolo in caso di incendio;
che in data 11 marzo 2014, all’attenzione dell’Assessore della Comunità Montana di Sondrio, è stata da me inviata richiesta di chiarimenti in merito all’operato di taglio “sconsiderato” (in
questo caso l’eufemismo è un atto di gentilezza dovuto), azione segnalata da cittadini attivi
indignati di uno scempio inspiegabile;
che in data 13 marzo 2014 la Comunità Montana di Sondrio, attraverso il suo Presidente Tiziano Maffezzini, identifica lo STER di Sondrio come mandatario dell’iniziativa e nel contempo
riconosce l’inadeguata opera di “polizia idraulica”, dichiarando l’impegno da parte della
Comunità Montana nel prodigarsi per un pronto ripristino del patrimonio boschivo perduto – (lettera integrale pubblicata in calce;
RITENUTO
che il sentiero Valtellina è patrimonio della comunità;
che il rilancio del turismo passa soprattutto nella valorizzazione dell’ambiente che ci circonda e che il sentiero Valtellina viene percorso da migliaia di turisti ogni anno;
che viene richiesta dai cittadini una partecipe gestione del bene comune anche attraverso
un’armonizzazione del dialogo delle amministrazioni di mandamento (Comuni e Comunità
Montane);
che il taglio sconsiderato delle piante ha causato un grave danno al patrimonio boschivo e alla fruibilità del bene comune;
che, per dare un forte segnale di attenzione e di rispetto per il bene comune e la ricchezza
ecofaunistica e boschiva del nostro territorio, è necessaria un’azione importante ed efficace;
Alla luce di tutto quanto premesso,
IMPEGNA
Il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale
ad intensificare gli sforzi per rimediare allo “scempio” perpetrato lungo il sentiero Valtellina,
potenziando la collaborazione con gli altri Comuni di mandamento e la Comunità Montana;
ad organizzare, sempre in collaborazione con le amministrazioni di mandamento, una “domenica per il Sentiero Valtellina”, con l’intento di coinvolgere i cittadini motivati e sensibili e con la finalità di ripristinare, attraverso la definizione di un piano di piantumazione efficace e di pulizia del bosco, la ricchezza e la fruibilità del tratto di sentiero largamente compromessa dal
dissennato intervento;
a sensibilizzare la comunità, anche attraverso il sito comunale, processi di mailing e con l’utilizzo consapevole di social network (facebook, twitter, google plus, ecc.), al rispetto e alla difesa dell’ambiente, ponendo il cittadino al centro di un processo di tutela di una ricchezza unica e preziosa.
Gianfranco Bordoni - Consigliere Comunale per “Rilanciamo Sondrio”
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La posizione della Comunità Montana
Risposta alla richiesta di chiarimenti taglio piante Sentiero Valtellina
Gent.mo Sig. Gianfranco Bordoni consigliere del Comune di Sondrio
In riscontro alla Sua richiesta di chiarimenti in merito alle operazioni di taglio piante lungo il Sentiero Valtellina, comunico che questi sono stati autorizzati dello STER di Sondrio, affidati a privati cittadini, e sono riferiti a terreni che appartengono al demanio idrico: si tratta di tagli cosiddetti di “polizia idraulica” volti alla salvaguardia idrogeologica, così come chiarito dallo STER, ed interessano le aree di possibile esondazione del fiume Adda.
Questo Ente, pertanto, non ha avuto alcun ruolo nella vicenda e non ha potuto nemmeno esprimere un parere in merito in quanto lo stesso STER di Sondrio non ha considerato tali aree quali superfici a bosco, ma afferenti al demanio idrico, escludendo, di fatto, la Comunità Montana da qualsivoglia competenza.
Proprio la Comunità Montana di Sondrio, già nei mesi scorsi, ha espresso le proprie perplessità circa il taglio indiscriminato di alberi e, vista la situazione venutasi a creare, nel tentativo di sospendere le operazioni di taglio, ha urgentemente richiesto un incontro con lo STER, coinvolgendo anche tutti i soggetti pubblici interessati, al fine di concordare una linea comune di comportamento. L’intento era quello di evitare, per quanto ancora possibile, operazioni che potessero modificare permanentemente gli equilibri ambientali ed arrestare la perdita delle biodiversità presenti e preservare, invece, i paesaggi e le zone umide esistenti; tutto ciò, ovviamente, contemperando gli interessi preminenti della salvaguardia idrogeologica dell’area di cui nessuno mette in dubbio l’importanza.
A seguito di tale riunione, svoltasi il 3 marzo scorso, lo STER ha accolto le rimostranze emerse e sospeso, con effetto immediato, tutti i tagli in fregio al fiume Adda lungo il Sentiero Valtellina, anche in considerazione dell’avvenuta riapertura della pista ciclopedonale il giorno 1° marzo. Ai funzionari regionali presenti è stato evidenziato come le normative forestali e quelle di polizia idraulica, entrambe approvate con decreti regionali, presentassero delle evidenti contraddizioni che sono state il presupposto della incresciosa situazione attuale. E’ stato altresì concordato di convocare, a breve, un tavolo tecnico per definire quanto prima le linee pratiche di gestione dei boschi ripariali, con particolare riferimento alla fascia fluviale del fiume Adda, nell’attesa che la Regione Lombardia chiarisca, in maniera definitiva, le linee guida d’intervento così come già avviene in Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna.
Al di là degli aspetti prettamente normativi, cui l’attività di taglio è soggetta ed entro i quali operano gli enti preposti, c’è grande rammarico per la situazione venutasi a creare nelle aree adiacenti il sentiero Valtellina che hanno visto la perdita di un patrimonio boschivo ed un ambiente naturale di grande valore. Una maggiore ponderazione, unita ad una più oculata gestione delle operazioni di taglio, avrebbero potuto salvaguardare almeno una parte di vegetazione garantendo, così, la piena fruibilità della pista ciclopedonale ed il permanere della valenza turistica - ricreativa che ne connota il percorso, unito al piacere di utilizzare nel tempo libero una infrastruttura che proprio nell’inserimento ambientale e nella piacevolezza del paesaggio circostante ha il suo punto di forza.
Questa Comunità Montana si farà, pertanto, parte attiva per chiedere di ripristinare, almeno parzialmente, quanto perduto e, in tempi brevi, per pretendere la rimozione dei residui dei tagli e le ramaglie presenti per ridonare il giusto decoro al percorso ciclopedonale.
Certo di aver chiarito quanto da Lei richiesto, colgo l’occasione per salutarLa cordialmente.
IL PRESIDENTE
Tiziano Maffezzini