LUOGHI DI CULTO: LA SCELTA SPETTA AI COMUNI 12.2.20.23

Cvd. Avevamodunque ragione.

"In riferimento alle dichiarazioni del sindaco di Cologne relativamente alla paventata obbligatorietà di individuazione dei luoghi di culto nella stesura dei nuovi Piani di Governo del Territorio, a pena di annullamento dello stesso, è il caso di chiarire alcuni concetti". Lo ha detto l'assessore regionale al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti, in merito al tema della previsione di nuovi edifici da adibire a luoghi di culto all'interno della pianificazione urbanistica.

"In primo luogo - ha sottolineato Belotti - va detto che l'intervento legislativo del 2011, voluto fortemente dal

sottoscritto, ha la finalità di chiarire inequivocabilmente che le destinazioni religiose sono funzioni speciali, che devono

essere governate dal Piano dei servizi, in quanto di servizi collettivi si tratta. La norma toglie pertanto dall'imbarazzo o

dall'immobilismo tutti i sindaci che si trovano a fare i conti con luoghi di culto che fioriscono in centri abitati con

semplici cambi di destinazione d'uso".

"In secondo luogo - ha aggiunto l'assessore regionale - va detto che, a fronte dell'istanza inoltrata da una comunità

religiosa, è solo e soltanto l'Amministrazione comunale che è tenuta a valutarne il contenuto, anche qualificando la

confessione e verificandone statuto, presenza, diffusione e stabilità sul territorio. Non può certo imputarsi ad altri Enti

o istituzioni, una scelta autonoma, che i Comuni hanno la potestà di governare con assoluto discernimento, ma con assoluta indipendenza".

(Ln)

Cvd. Come volevasi dimostrare. Quando ci fu a Sondrio una grande discussione sulla 'moschea' noi sostenemmo, documentando, la posizione autorevolmente confermata dall'assessore regionale all'urbanistica. Cvd appunto.

GdS

GdS
Territorio