RICICLIAMO GLI ELETTRODOMESTICI : 3,4 MILIONI DI TONNELLATE DI CO2 IN MENO
Sono 3,4 milioni le tonnellate di CO2 che si potrebbero evitare ogni anno grazie al riciclo di frigoriferi, congelatori, lavatrici e altri grandi elettrodomestici "bianchi". Un quantitativo pari al 3% delle emissioni di gas serra che l'Italia dovrà tagliare entro il 2020. A dirlo è una ricerca sul bilancio energetico e ambientale dei Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) condotta dall'istituto di ricerche Ambiente Italia e presentata durante il convegno "Il contributo di Ecodom agli obiettivi di Kyoto", organizzato dal consorzio Ecodom, che rappresenta 41 aziende consorziate che sommano il 70% del mercato dei grandi elettrodomestici.
Secondo i dati dello studio sono oltre 6 milioni di pezzi i grandi e piccoli elettrodomestici presenti nel nostro Paese. Su 258 mila tonnellate, almeno 97 mila contengono clorofluorocarburi (Cfc) e idroclorofluorocarburi (Hcfc), gas responsabili dell' assottigliamento dello strato di ozono stratosferico. La gestione di tutti i frigoriferi, congelatori, lavatrici, forni, e degli altri rifiuti hi-tech a fine vita prodotti ogni anno, consentirebbe, tra l'altro: il recupero di 230 mila tonnellate di materie prime seconde (ferro, alluminio, rame, plastiche, vetro) da reimmettere nel processo produttivo; una riduzione delle emissioni di gas ozono lesivi di 423 tonnellate (il 40% del totale nazionale); un recupero energetico di 119 mila tonnellate equivalenti di petrolio, pari al fabbisogno di una città di 40 mila abitanti.
"Sono dati che confermano l'importanza di assicurare la piena operatività del sistema di gestione dei Raee in Italia - ha dichiarato il presidente di Ecodom Piero Moscatelli - ogni anno ciascun italiano produce 17 kg di rifiuti elettrici ed elettronici. Di questi ne vengono attualmente riciclati soltanto 2 kg, troppo pochi rispetto ai Paesi europei più virtuosi". Al momento Ecodom ha raccolto 60 mila tonnellate di questi rifiuti, sul potenziale di 258 mila tonnellate