Piano d'area Valtellina, penultimo atto

Dopo l'approvazione, unanime, da parte della Commissione Territorio della Regione, al termine di un lungo iter, resta solo l'OK del Consiglio

Il Piano Territoriale Regionale d'Area per la Valtellina è stato approvato questo pomeriggio dalla Commissione Territorio, presieduta da Alessandro Sala. Il documento, votato all'unanimità, ha iniziato il suo percorso nella scorsa legislatura, come ha ricordato il relatore Roberto Anelli (LN), ed è stato frutto di approfondita discussione e ampia condivisione, anche sul territorio. Si tratta di uno atto di pianificazione territoriale di medio/lungo termine, che si aggiunge come elemento strategico di largo respiro agli strumenti di gestione del territorio. Non è un PGT, non impone nuovi vincoli, ma definisce le strategie comuni cui dovranno rifarsi gli strumenti di programmazione locale. Il PTRA, che inciderà sul territorio di 18 Comuni della media e alta Valtellina, ha fra i suoi obiettivi principali definire e riqualificare i domini sciabili, promuovere l'accessibilità ferroviaria come scelta di sviluppo sostenibile, valorizzare i tracciati storici e l'identità del paesaggio. Il Piano prevede inoltre una green way lungo l'Adda, una sorta di corridoio fluviale con piste ciclopedonali, e l'individuazione di "paesaggi del silenzio". Un elemento molto innovativo, spiega il consigliere Ugo Parolo (LN), sottosegretario ai rapporti Consiglio-Giunta e relatore del testo nella passata legislatura, è dato dall'introduzione di un organismo con il compito di coordinare e valutare lo stato di avanzamento del Piano, ed eventualmente riorientarlo. Questa "cabina di regia", sarà anche strumento di ascolto delle aspettative del territorio e sarà formata da Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, Comuni della Media e Alta Valle, Comunità Montane, Parco Nazionale dello Stelvio, Parco delle Orobie Valtellinesi e Camera di Commercio di Sondrio. Nel corso dei lavori sul provvedimento - come ha ricordato il consigliere Agostino Alloni,- sono state accolte anche alcune osservazioni del PD, volte in particolare ad evitare nuovi ambiti di trasformazione in luoghi di elevato valore paesistico. "Diamo il via ad una nuova modalità di programmazione relativa ad un'area vasta, e nel caso della Valtellina si è raggiunto il risultato di rendere possibile un' ampia consapevolezza da parte del territorio, che in questo caso ha potuto rendersi conto di tutte le implicazioni e del significato del Piano." ha sintetizzato Parolo.

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