ENERGIA 2. NEL 2030 IL FOTOVOLTAICO ILLUMINERA' 2/3 DELLA POPOLAZIONE MONDIALE

Entro il 2030 il solare fotovoltaico fornirà energia elettrica a due terzi della popolazione mondiale, oltre 4 miliardi di persone. Questa la conclusione del nuovo rapporto "Solar Generation" di EPIA (European Photovoltaic Industry Association), in collaborazione con Greenpeace, giunto alla sua quinta versione.

"Il nuovo rapporto conferma l'imponente crescita del fotovoltaico nel mondo e dimostra che, con adeguate politiche di sostegno, il fotovoltaico ha le potenzialità per divenire una delle maggiori fonti energetiche su cui contare" dichiara il Presidente di EPIA, Ernesto Macias. Secondo il rapporto, entro il 2030 saranno installati 1.800 GW di pannelli solari nel mondo, capaci di generare 2.600 miliardi di chilowattora pari al 14% circa del fabbisogno mondiale di elettricità, oltre il doppio di quanto fornito oggi dal nucleare, e senza i pericolosi effetti collaterali relativi alla gestione delle scorie. La crescita del fotovoltaico porterà energia pulita a 1,3 miliardi di persone in regioni urbanizzate, e oltre 3 miliardi in aree non ancora raggiunte dall'elettricità. "Nonostante il boom che sta avendo la tecnologia in Italia, si potrebbe fare cento volte tanto - ricorda Francesco Tedesco, responsabile campagna Energia e Clima di Greenpeace - ". Ancora oggi, oltre l'82% degli incentivi alla produzione di energia elettrica vanno a impianti a base fossile e non alle fonti rinnovabili" Nel 2007 in Italia sono stati elargiti alle fonti fossili "assimilate", attraverso il meccanismo CIP6, circa 3,7 miliardi di euro, mentre il solare fotovoltaico ha ricevuto appena 26 milioni di euro, meno dell'uno per cento. "Un tale squilibrio è inaccettabile: occorre "liberare" risorse destinate alle fonti fossili per il rapido sviluppo delle rinnovabili. Assistiamo invece a un folle piano per il ritorno al nucleare, e all'inaugurazione di nuove centrali a carbone. Secondo i dati di 'Solar Generation', produrre energia fotovoltaica diventerà economicamente competitivo rispetto alle fonti fossili tradizionali già dal 2015 nei paesi dell'Europa meridionale, e dal 2020 nell'intero continente. La rivoluzione solare permetterà di tagliare 1.600 milioni di tonnellate di CO2 nel 2030, pari alle emissioni attuali di Italia e Germania, e creare milioni di nuovi posti di lavoro.

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