Ex Magistrali, fumata nera e prospettive grigioscure
Partiamo dall'ufficialità: “Oggetto: procedura aperta per alienazione del complesso immobiliare ex-Provveditorato agli studi ed aree annesse in Sondrio, in Via Nazario Sauro. Dichiarazione gara deserta - provvedimenti conseguenti”.
12 maggio u.s. : disposta l’indizione di procedura aperta per l’alienazione del complesso immobiliare ex-Provveditorato agli Studi con il criterio di aggiudicazione delle offerte segrete in miglioramento del prezzo base;
18 giugno u.s. : termine per la presentazione delle offerte, ore 9.30;
18 giugno u.s. : segnalazione di fumata nera da parte del responsabile dell’ufficio contratti ;
18 giugno u.s. : dichiarazione di gara deserta.
L'edificio
Il fabbricato in argomento, accatastato al Fg. 42 mapp.li 125 e 278, venne realizzato tra il 1959 ed il 1961 nella zona in precedenza 'Foro boario' utilizzato anche come Luna park, Sindaco Arturo Schena. Era sede dell’Istituto Magistrale ora al Campus mentre oggi ospita la Civica Scuola di Musica. Ci sono un piano seminterrato, con superficie lorda di circa 550 mq, un piano rialzato parzialmente adibito ad atrio e di superficie complessiva di 790 mq, tre piani superiori con area 790 mq. Inoltre a sudovest del corpo principale si trova un
corpo di collegamento alla palestra con superficie di circa 600 mq e, quindi, la palestra vera e propria, ampliata negli anni ‘70, di area pari a 585 mq. Ci sono poi 900 mq per l’area occupata dal parcheggio pubblico a ridosso del fabbricato principale e 800 mq per l’area a sud della palestra. La perizia comunale valuta necessaria la completa ristrutturazione dell’edificio, mantenendo ed eventualmente consolidando le sole strutture portanti e parzialmente i tamponamenti esterni, interventi che ovviamente richiedono lo spostamento altrove della Scuola di musica (domanda provocatoria: ci sono il Palazzo Muzio e il Palazzo della Camera di Commercio che presto saranno liberati da Prefettura, Provincia e Ente camerale, tutti in via di soppressione romana. La scuola mettiamola lì, no? ndr). La stima del valore immobiliare del complesso è stata fatta per il fabbricato principale con riferimento alla differenza tra il valore di mercato di un immobile nuovo a destinazione commerciale/terziaria ed il costo di trasformazione dello stesso a partire dall’attuale. Altri criteri per le aree.
Prezzo.base
Saltiamo piè pari l'intera descrizione, analitica, per arrivare al dunque: quanto voleva il Comune come cifra base per la cessione? Il passaggio che conta: “Alla luce di quanto sopra esposto e visto il particolare momento di contrazione del mercato immobiliare, si ritiene che la valutazione derivante dall’applicazione dei valori O.M.I, sia la più corretta e pertanto si valuta in €. 5.000.000,00 il possibile valore di base per l’alienazione degli edifici e delle aree del complesso ex Ufficio Provveditorato Provinciale agli Studi e successivamente C,S.A. Centro Servizi Amministrativi. Sondrio, 10 aprile 2014”.
5 milioni che nessuno ha voluto tirar fuori.
E adesso?
Nuovo tentativo, abbassando le pretese. Gli architetti e qualche cittadino hanno protestato dicendo che non ci sono da salvare soltanto i due mosaici di Cassinari – ottima idea quella, allora, del Vicesindaco, artista lui pure, Livio Benetti e futuro Preside in quella scuola, di utilizzare la percentuale fissata dalla legge sul costo di un'opera pubblica da destinarsi obbligatoriamente ad opere artistiche a un grande personaggio – ma l'intero edificio. Comprensibile culturalmente la richiesta ma di attuazione problematica viste le cifre in gioco e la situazione del mercato immobiliare cittadino. Se una scelta in questa direzione appare quindi una prospettiva molto lontana in realtà i desiderata degli architetti trovano un forte alleato in questo mercato immobiliare che sconta da un lato la crisi generale del Paese e dall'altro l'eccesso di offerta, con ulteriori cantieri aperti, rispetto alla domanda. La scelta è di vendere e ristrutturare, la realtà è che diventa possibile continuare a vederlo là, tal quale, nel prossimo futuro. Non è problema semplice che poi pare destinato ulteriormente ad aggravarsi per il declino della città a causa di delocalizzazione di attività commerciali, e non solo, con Castione e Chiuro in prima linea, e al venir meno di servizi tenendo conto sia della riforma della pubblica amministrazione che delle dinamiche private (vedasi l'esempio della sanità con l'incremento di periferiche strutture private sino ad ieri inesistenti che nel tempo effetti negativi sul lavoro li porteranno).
Attendiamo la nuova base di gara anche se alla fumata nera non si può non aggiungere, guardando avanti, le prospettive grigioscure.
GdS