A PADOVA PER RIFLETTERE SU QUELLA PREZIOSA RISORSA CHE E' L'ACQUA
"Hydrica" il nuovo Salone professionale delle Tecnologie per l'Acqua, che si svolge alla Fiera di Padova, dal 23 al 25 giugno 2009, deve essere un'occasione per riflettere su questa risorsa preziosa ma non inesauribile e sottolineare il suo valore culturale, ambientale ed economico e l'importanza a distribuirla in maniera più equa ed efficiente. Si stima che sulla terra vi siano circa 35 milioni di metri cubi d'acqua dolce (x).
Di questi, però, ben 24 si trovano sotto forma di ghiacciai e nevi perenni e non sono perciò fruibili. Ne restano 11 milioni di metri cubi. Troppo pochi. E nonostante l'importanza di una risorsa così essenziale alla vita, l'acqua continua a essere sprecata e degradata in tutto il mondo.
Il 18% della popolazione mondiale non ha accesso all'acqua potabile e il 40% non può contare sui basilari impianti sanitari. Ogni giorno, circa 6000 persone, per la maggior parte bambini, muoiono per cause legate all'acqua ( la sua assenza o la sua carenza di igiene).Per questo il decennio 2005-2015 è stato denominato della Nazioni Unite decennio internazionale per l'azione "Water for Life", per avere azioni maggiormente concertate a livello mondiale per portare i servizi idrici di base e acqua potabile sicura a sempre più persone. Perfino in Italia, paese tecnologicamente evoluto, la mancanza d'acqua rappresenta spesso un problema.
Inoltre, in media, prima di arrivare al rubinetto di casa ben il 30-40% dell'acqua che parte dall'acquedotto si perde nel nulla. La situazione varia a seconda delle diverse aree geografiche italiane, ma il problema è generale.
L'acqua è un bene prezioso, di cui spesso tendiamo a fare un uso distratto. Se da un lato sottovalutiamo la qualità dell'acqua del rubinetto, il che spiega l'ingiustificato successo delle bottiglie di minerale in Italia, dall'altro non ci facciamo problemi a sprecare acqua potabile per tutti i possibili usi domestici.
Nonostante l'enorme quantità di acqua presente sulla Terra, neanche l'1 per cento di questa è disponibile per il consumo umano. In altre parole, agli abitanti del pianeta è concessa solo una piccolissima parte del suo enorme patrimonio idrico. Ecco perché occorre risparmiarla e correggere le abitudini sbagliate. A cominciare dai comportamenti in casa. Negli ultimi decenni si è registrato un aumento dei consumi di acqua per abitante. La colpa non è solo dei cittadini, ancora poco abituati a evitare gli sprechi. Se invece di una rete colabrodo, gravata per circa il 30% da perdite, avessimo impianti all'altezza delle necessità, il nostro Paese risentirebbe molto meno delle crisi idriche stagionali. Ma il nostro ruolo è importante.
(x) (Fosse così staremmo malissimo. Nei bacini idroelettrici valtellinesi ci sta una quantità 20 volte quella indicata e cioè circa 700 milioni di metri cubi. In realtà si tratta di 35 milioni di km cubi, ovvero di 35 miliardi di metri cubi. L'errore lo abbiamo già segnalato a 15 - Federutility. ndr)
15 Federutility