L' EARTH DAY 2011: CHE ANGOSCIA? Ma no ! 11 4 20 25

La 'Giornata' il 22 aprile

A guardarci intorno, non è che abbiamo molto da "celebrare" L'Earth Day 2011: il disastro del Giappone che non accenna a "calmarsi", il mare che si ribella in ogni dove, i tremendi terremoti che hanno distrutto tante vite umane, temporali pazzeschi anche in luoghi ritenuti lontani da tali pericoli, e spaventosi "apocalissi" annunciate a tutta pagina da giornali e media di ogni taglia… …Eppure l'umanità non vuole arrendersi e con costanza e fede ogni anno, dal 1970 in poi, cerca scaramanticamente, di rifarsi "amica" della terra, della sua culla una volta così materna e consolante ed ora così nemica e feroce da volersi ingoiare tutto, con varie manifestazioni in più di 400000 città del pianeta (Cfr. Luminapolis) che spegneranno per un'ora le loro luci, per risparmiare energia. Ma vi sono anche una varietà di manifestazioni, dai concerti nelle piazze, alle mostre, per cogliere l'occasione per discutere di problematiche planetarie, come l'inquinamento dell'aria, suolo e acqua, distruzione degli ecosistemi, biodiversità, esaurimento delle risorse non rinnovabili. Per diffondere conoscenza e sensibilizzazione, per capire lo stato di salute della terra e per un più razionale utilizzo delle risorse. Questa è anche la nostra speranza.

Cos'è la Giornata Mondiale della Terra e l'Earth Day 2011

La Giornata mondiale della Terra, l'Earth Day, fu celebrata a livello internazionale per la prima volta il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali del Pianeta. Le Nazioni Unite celebrano ogni anno questa festa il 22 aprile. La festività è riconosciuta da ben 190 nazioni e viene celebrata da quasi mezzo miliardo di persone.

Nato come movimento universitario, nel tempo, l'Earth Day è divenuto un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano quale occasione per valutare le problematiche del pianeta: l'inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l'esaurimento delle risorse non rinnovabili.

Si sono elaborate soluzioni che permettono di eliminare gli effetti negativi delle attività dell'uomo. Queste soluzioni includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali per la vita, come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.

L'Earth Day

L'Earth Day, il giorno della Terra, da più di quarant'anni si basa saldamente su questo principio: tutti, a prescindere dalla razza, dal sesso, da quanto guadagnino o dal luogo in cui vivono, hanno il diritto ad un ambiente sano e sostenibile. Il 22 aprile del 1970, 20 milioni di cittadini americani, rispondendo ad un appello del senatore democratico Gaylord Nelson, si mobilitarono in una storica manifestazione a difesa del nostro pianeta. Il 22 gennaio, per ribadire questo principio quanto mai d'attualità, ci si è mobilitati ancora, in 190 paesi del mondo(Cfr. dai miei articoli pubblicati negli anni passati su questo Evento). Billion Acts of Green

Da oltre quarant'anni l'Earth Day Network (EDN) organizza e sostiene la sua vasta rete internazionale di iniziative e campagne volte a festeggiare la Giornata Mondiale della Terra. Dopo la campagna per il 40° anniversario della Giornata Mondiale della Terra l'edizione del 2011 è stata organizzata attorno alle "Billion Acts of Green" (miliardo di azioni verdi).

Le "Billion Acts of Green" sono impegni di singoli cittadini, associazioni, aziende, Enti e Governi che puntano a migliorare la vita in maniera sostenibile. Oltre 42 milioni sono le azioni sino ad oggi registrate sul sito ufficiale dell' EDN per questa che è la più grande campagna di servizio ambientale nel mondo. Le azioni sono in costante aumento grazie agli impegni presi in occasione della Giornata mondiale della Terra. La campagna "Billion Acts of Green" ispira e premia sia i singoli gesti che le grandi iniziative che puntano alla sostenibilità ed alla riduzione misurabile delle emissioni di CO2. L'obiettivo dell'EDN è di far registrare un miliardo di azioni prima del Summit della Terra che si terrà dal 14 al 16 maggio 2012 a Rio de Janeiro in Brasile.

Ecco una "Acta of Green" da far conoscere: In Gran Bretagna nasce un centro per lo sviluppo di farmaci sostenibili (Cfr:: UhrSviluppo Sostenibile): al via un centro dell'Engineering and Physical Sciences Research Council britannico, creato per rivoluzionare il modo in cui vengono prodotti i farmaci e altri composti chimici. Il progetto coinvolge università e industrie, sotto la guida della University of Strathclyde di Glasgow: obiettivo, trovare metodi più veloci, efficaci e sostenibili per produrre medicinali, alimenti, pigmenti, nanomateriali e coloranti. Il nuovo centro consentirà ai team di ricerca di lavorare insieme per sviluppare tecnologie che assicurino nuovi approcci, abbandonando ad esempio quello 'classico' della produzione in lotti.

L'uso più efficiente delle risorse

Un aspetto chiave sarà quello di garantire un uso più efficiente di materiali e risorse, tagliando fino al 60% i costi e fino al 70% l'energia necessaria. Coinvolte anche le università di Bath, Cambridge, Edimburgo, Glasgow, Heriot-Watt e Loughborough. Supporto garantito da aziende fra cui GlaxoSmithKline, Pfizer, AstraZeneca, Fujifilm, British Salt, Croda International, Genzyme, NiTech Solutions, Phoenix Chemicals e Solid Form Solutions.

Altra "Acta of Green" è " l' Ora della Terra" del WWF.

L'obiettivo di Earth Hour 2011 è coinvolgere Istituzioni, Cittadini e Aziende ad andare "Oltre l'ora" impegnandosi non solo a spegnere le luci durante l' Earth Hour ma anche, manifestando attraverso diverse azioni o attraverso degli eco-consigli, l'impegno nei confronti del pianeta. Il cittadino che rinuncia all' auto un giorno a settimana, una scuola che installa pannelli solari sul tetto, un comune che costruisce piste ciclabili, ed ogni piccola azione contribuisce a proteggere l'unico pianeta che abbiamo (www.wwf.it/oradellaterra/).

Maria de Falco Marotta

Maria de Falco Marotta
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