CLIMA: L'11% DEI GAS SERRA VIENE ASSORBITO DALLE FORESTE ITALIANE

Il patrimonio forestale italiano svolge un ruolo fondamentale nel percorso per il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto, neutralizzando ogni anno quasi l'11% sul totale delle emissioni di gas ad effetto serra che l'Italia si è impegnata a tagliare. E circa un quinto di questa percentuale è ascrivibile a boschi presenti nelle aree protette. A rilevarlo è la Federparchi ricordando che i parchi italiani custodiscono, infatti, quasi un milione e trecentomila ettari di superficie di bosco, corrispondenti al 37% del territorio protetto e al 18% dell'intera superficie forestale della Penisola. In totale, il patrimonio forestale italiano consente di risparmiare al nostro Paese, grazie all'assorbimento dei gas climalteranti, circa 750 milioni di euro all'anno. «Il ruolo fondamentale delle foreste -sottolinea la Federparchi- è stato riconosciuto dal Protocollo di Kyoto, che nell'ambito

delle strategie di riduzione delle emissioni, ha sottolineato l'importanza degli interventi di "riforestazione", realizzati sui terreni che erano in precedenza forestali, e delle misure di

"afforestazione", realizzati su terreni che non sono mai stati forestali». Ma il ruolo delle aree protette per Federparchi «non si esaurisce nel contrasto degli effetti del cambiamento climatico».

I parchi, infatti, dice la federazione, concorrono a preservare molte altre ricchezze vitali per il nostro Paese. Come le risorse idriche.L'azione di rigenerazione delle falde svolta dagli ambienti

naturali, infatti, è fondamentale per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento di acqua potabile. Altrettanto importante è l'azione di difesa del suolo che le aree protette compiono attraverso la tutela delle superfici boschive, assicurando la stabilità e permeabilità dei terreni e prevenendo fenomeni di dissesto idrogeologico. «Una funzione dallo straordinario valore economico, oltre che ambientale».

Federparchi

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