Tangenziale di Tirano secondo Del Barba e secondo Crosio
TANGENZIALE DI TIRANO, DEL BARBA: “SUBITO LE INTEGRAZIONI TECNICHE, LA COPERTURA ECONOMICA E’ CONFERMATA” - Il senatore dem: “Dispiace per lo slittamento, ma non si può scherzare con la sicurezza”
“Dopo la riunione di ieri del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, è necessario procedere il prima possibile ad integrare il progetto definitivo, elaborato nel 2007 dalla Provincia, alla luce delle mancanze e delle criticità evidenziate dalla relazione.” ha dichiarato il senatore del Partito democratico Mauro Del Barba dal Sudamerica, dove è impegnato in missione di rappresentanza per conto del nostro Paese, a seguito del rallentamento nell’iter della tangenziale di Tirano che ha fatto slittare le previsioni originarie sulla possibile apertura dell’importante opera infrastrutturale.
“In questi giorni ho seguito da vicino la questione presso il Ministero confrontandomi più volte col Ministro Delrio, spiegandogli che il territorio è assolutamente compatto nel sostenere la tangenziale e che le osservazioni, anche quelle opportune, avanzate dal Consiglio Superiori sarebbero state sicuramente utili come prescrizioni. Voglio ringraziare i rappresentanti delle nostre istituzioni che han saputo evidenziare una volta in più la centralità dell’opera per la viabilità valtellinese, dimostrando come alcune delle considerazioni poste dal Consiglio fossero superabili o già superate: unica nota stonata, purtroppo come al solito, il collega Crosio che si occupa di fare polemica inutile e fuori luogo, anziché di fare squadra.”
“Basta leggere le carte per capire che i problemi risiedono nella parte tecnica del progetto, elaborato diversi anni dalla Provincia e integrato da ANAS: diversi punti sono stati confutati direttamente in sede di consiglio ieri, mentre altri saranno oggetto di approfondimento e verranno nuovamente trattati nella prossima riunione.” ha spiegato il senatore morbegnese. “Purtroppo negli anni diverse caratteristiche tecniche del progetto non sono state aggiornate e questo ha portato il Consiglio superiore a chiedere le relative integrazioni, così che si possa procedere a un suo più completo esame: è un’occasione da cogliere al meglio per fare specifiche migliorie al progetto, specialmente in materia di sicurezza. Come evidenziato anche dal Ministro Delrio, che ho sentito personalmente al telefono e che ben conosce la questione della tangenziale di Tirano, è fondamentale procedere alle integrazioni richieste, riprendendo in mano a livello tecnico il progetto che era sostanzialmente rimasto fermo da quasi dieci anni.”
“Dall’inizio della legislatura la tangenziale di Tirano ha rappresentato uno dei temi di particolare attenzione: l’impegno costante in raccordo col territorio ha permesso di ottenere i 90 milioni di euro necessari per terminare la copertura dell’opera evitando che i costi ricadessero sul territorio, così come inizialmente previsto.” ha concluso il senatore Del Barba. “La seduta di ieri ha almeno avuto il merito di accertare la copertura dell’opera: ora bisogna che gli enti preposti provvedano a dare le dovute risposte alle problematiche emerse, specialmente quelle relative alla sicurezza. Chiaramente a nessuno piace questo slittamento, ma di fronte alle criticità segnalate dai tecnici del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici è da irresponsabili chiedere di andare avanti come se niente fosse. Con la sicurezza delle infrastrutture, lo abbiamo purtroppo imparato bene in questi ultimi tempi, non si può scherzare: meglio impiegare qualche mese in più ora che accorgersi a cose fatte di non poter più tornare indietro.”
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CROSIO
Stop alla tangenziale di Tirano, il senatore Crosio: «Ci sono gravi responsabilità da parte di chi sta al Governo» «Questo stop alla tangenziale di Tirano non può stupire chi, insieme a me, ha lavorato incessantemente a Roma per ottenere il primo tratto della statale 38 e la tangenziale di Morbegno, due obiettivi raggiunti grazie a un impegno e a un pressing straordinari. Mi stupivano semmai l’ottimismo e la sicurezza ostentati nei mesi scorsi dai rappresentanti locali che stanno al governo che, adottando la politica dei grandi annunci, avevano indicato date e scadenze per la gara d’appalto e l’apertura dei cantieri. L’esperienza mi ha insegnato che a Roma non c’è nulla di scontato, per questo avevo in più occasioni sollecitato i colleghi Della Vedova e Del Barba a seguire passo passo l’iter. Ai tiranesi, che da anni aspettano quest’opera, e a tutti i valtellinesi è stato spiegato che cosa è successo ieri ma non perché è successo. Le ottanta pagine di puntuali e articolate osservazioni che, è evidente, non si scrivono in una notte, ci dicono due cose: la prima è che il progetto non è stato seguito nel suo iter da chi aveva promesso di farlo, altrimenti non sarebbe arrivato al Consiglio superiore dei Lavori pubblici con tali mancanze; la seconda è che i rilievi sono tutt’altro che irrilevanti tanto da determinare una vera e propria bocciatura. Vorremmo capire perché chi vanta la vicinanza al ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio e la quotidiana frequentazione con i funzionari ministeriali non abbia potuto prevenire questi rilievi. A mio parere le responsabilità sono evidenti: semplicemente chi doveva lavorare non l’ha fatto oppure l’ha fatto male. A noi valtellinesi piace la concretezza: le sfilate con i ministri lasciano il tempo che trovano, forse sarebbe stato meglio accompagnare Delrio a Tirano per avere rassicurazioni sulla tangenziale. Di annuncio in annuncio i tempi si stanno allungando anche perché non si potrà rispondere in tempi brevi a ottanta pagine di rilievi. Prima era il 2016, poi il 2017, ora il 2018 sul quale mi sia consentito avere dei dubbi considerato che si dovrà passare attraverso le elezioni e la formazione del nuovo governo. Come tutti, ancora di più avendo avviato nel mio ruolo di assessore provinciale con l’allora presidente Fiorello Provera il grande progetto della viabilità valtellinese, mi auguro che la tangenziale di Tirano venga realizzata prima possibile, per questo consiglio ai rappresentanti locali al governo di lasciar perdere gli annunci e di essere più concreti com’è nello spirito di noi montanari».