Guerra alla velocità con i Velo OK del Comune di Sondrio
E ora 9 castigamatti di quelli che usano il pedale dell'acceleratore il più possibile a fondo scala, e non solo loro. Anche a Sondrio il Velo OK, quel marchingegno che di per sé non punisce nessuno ma, ospitando la fotocamera, rende possibile perseguire chi infrange le regole. Di fatto chi considera i cartelli dei 50 km/h come a Napoli considerano il semaforo rosso, ovvero non un obbligo ma un invito.
Il provvedimento
“Nell’ambito delle strategie finalizzate ad assicurare più elevati standard di
sicurezza stradale, il comune di Sondrio ha deciso di intensificare i controlli della velocità su alcune arterie cittadine in ambito urbano ove, in ragione delle caratteristiche dei luoghi e della conformazione della strada, è più elevato il rischio di produzione di incidenti stradali a pregiudizio della incolumità dei cittadini e degli utenti della strada, con particolare riferimento ai cd. utenti deboli (pedoni e conducenti di velocipedi)” inizia così l'ordinanza destinata “ad elevare i livelli della sicurezza urbana”. A tal fine ha proceduto all’acquisto di 9 cabine “Velo OK”, di cui 4 da installare in postazione fisse ed una in postazione mobile sul territorio comunale.
Luoghi:
1) Sulle strade comunali per Ponchiera, via V Alpini, in Fraz. Colda e S.P. n. 14 della Valmalenco in frazione Mossini all’altezza della confluenza con la strada comunale che conduce alla frazione Arquino sono installati n. 4 dispositivi fissi “Box Velo OK”, che verranno utilizzati in via non continuativa per alloggiare i dispostivi misuratori della velocità in dotazione al Corpo di Polizia Locale;
2) Sulle strade comunali via Stelvio e via Dello Stadio sono installati i presidi tecnici indispensabili a consentire la collocazione temporanea del dispositivo mobile “Box Velo OK” che verrà utilizzato in via non continuativa per alloggiare i dispostivi misuratori della velocità in dotazione al Corpo di Polizia Locale;
3) I presidi sopra indicati verranno utilizzati dal Corpo di Polizia Locale per effettuare i rilievi sulle velocità mantenute dai veicoli sulle predette arterie in piena osservanza delle disposizioni in materia emanate dal Ministero dell’Interno
4) I dispositivi in argomento saranno collocati in posizioni e modalità tali da non costituire ostacolo alla circolazione dei veicoli e dei pedoni, garantire piena ed immediata visibilità ai conducenti in transito e dovranno recare sull’involucro esterno i contrassegni identificativi stabiliti dalle specifiche tecniche del prodotto;
La prova dei fatti
La prova dei fatti viene dai numeri da operazioni condotte sul campo. Vediamole:
Via V Alpini tra l'11 e il 15 novembre
1 > di 120, 5 di 110, 10 > 100, La prima alle 4 di notte, 5 successive tutte tra quasi le 22 e mezzanotte. In ore diurne record con 106 alle 15, 102 alle 18 e alle 8.
Totale: giorni 4,1 di monitoraggio. Passaggi 25.604, medi/giorno 6.282. 16 oltre i 100 km/h pari al 0,06%
Via V Alpini tra il 12 e il 19 febbraio
Sopra i 100 nessuno. 2 sopra i 90, 18 oltre gli 80
Totale: giorni 6,8 di monitoraggio. Passaggi 36.775, medi/giorno 5.382. 0 oltre i 100 km/h pari al 0,00%
Prima della cura il 72,6% era oltre il limite. Il 42,4 entro i 60, il 29,9 tra 61 e 90, lo 0,2% tra 90 e 110 con 5 oltre i 110.
Dopo la cura percentuali ribaltate: 69,9% a posto, 30,1 oltre il limite. Al massimo circa 90 km/h e solo il 4,6% supera i 60 km.
Infrazioni scese; da 2639/giorno a 1364 sino a 60, da 1860 a 245 quelle tra 61,e 90dalle 16 a zero quelle oltre i 90.
A Mossini da 20 ad oltre 100 km/h tra l'11 e il 20 novembre scorsi si è scesi a 5 anche se con 15 sopra i 90 tra il 4 e il 12 febbraio.
Il limite era rispettato dei 50 era rispettato da poco più di un terzi (36,9. Il VELO OK ha ridotto i più a miti consigli tanto che si è messo in riga addirittura più del doppio (81%).
Meno 80% per le infrazioni tra 50 e 60, meno 82 per quelle tra 90 e 110, meno 63 per quelle tra 51 e 60. La percentuale non ha senso per chi andava oltre i 110 perchè rispetto a 1 prima si è passati a 3, numeri troppo esigui per percentualizzare.
Prima della cura il 72,6% era oltre il limite. Il 42,4 entro i 60, il 29,9 tra 61 e 90, lo 0,2% tra 90 e 110 con 5 oltre i 110.
Dopo la cura percentuali ribaltate: 69,9% a posto, 30,1 oltre il limite-
Il Comune vuol far cassa?
In ogni Comune italiano che si mette su questa strada obiezioni di questo tipo sono all'ordine del giorno. Era stato così quando il Comune di Sondrio fu uno dei primi in Italia ad avvalersi del Multanova. 150.000 la multa per uno sforamento oltre i 10 km/h. C'erano stati tre incidenti mortali in città e il Multanova portò a un miglioramento elevatissimo. Lo ricordiamo perchè il più delle volte veniva installato o tarato a 65 km/h o addirittura molte volte senza pellicola fotografica. L'obiettivo non è dunque il far cassa...
Red