GREENPEACE: GOVERNO DICA NO AL CARBONE ENEL

“La conversione a carbone di Porto Tolle non si deve fare” ha dichiarato Giuseppe Onufrio, direttore delle campagne di Greenpeace Italia. “Oltre agli aspetti legati al delicatissimo ecosistema del Delta del Po, per cui è tutta da dimostrare la possibile convivenza con le infrastrutture di una centrale a carbone, rimane il fatto che questa soluzione massimizza le emissioni di CO2, su cui l’Italia è in grave ritardo”, ha continuato Onufrio.

Greenpeace ha recentemente effettuato una azione di protesta durata tre giorni occupando il camino della centrale dell’Enel.

“Il ritorno al carbone equivale per l’Italia alla palese sconfessione degli impegni di Kyoto. Il ritardo sulle fonti rinnovabili va colmato e per farlo ci vogliono almeno 30 miliardi di kWh da nuovi impianti: il governo deve scegliere o le rinnovabili o il ritorno al carbone” ha concluso Onufrio.

Gabriele Salari

Gabriele Salari
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