Gli industriali sul piano d'area della media-alta Valtellina: bene la fase di ascolto, ora aspettiamo i risultati concreti 11 11 10 42
16 novembre 2011 - Un plauso alla Regione Lombardia per l'attenzione che ha riservato alle istanze del territorio nei dibattiti sul piano d'area della media-alta Valtellina,
ma anche il desiderio di verificare che, come gli esponenti politici hanno dichiarato, le nostre esigenze siano effettivamente recepite nella versione finale dello strumento.
Questa la posizione di Confindustria Sondrio dopo le consultazioni delle scorse settimane coordinate dagli uffici regionali. "Regione Lombardia ci ha dato l'opportunità di esporre le nostre considerazioni sulla bozza di piano, abbiamo ottenuto incontri e momenti di confronto a Sondrio e a Milano, ein più di un'occasione l'assessore Belotti si è speso in prima persona" - sono le parole di Paolo Mainetti, numero uno degli Industriali sondriesi.
"Abbiamo apprezzato molto questa disponibilità ad ascoltare le nostre ragioni, ora ci aspettiamo che le dichiarazioni d'intenti trovino riscontro nel documento di piano con cui si
chiuderà questa prima fase del processo".
Sulla prima bozza del piano d'area Confindustria Sondrio, insieme alle altre associazioni d'impresa ed alla Camera di Commercio, aveva espresso delle riserve relative soprattutto
al mancato sviluppo delle aree sciabili ed alla prospettata ferrovia Tirano-Bormio. Nei successivi incontri con le rappresentanze locali Regione Lombardia ha chiarito che il
piano d'area non pone ulteriori vincoli, oltre a quelli previsti dalla normativa vigente, al territorio della media-alta Valtellina. Ha inoltre assicurato che la situazione dei
comprensori sciistici, dei quali si riconosce la rilevanza strategica per l'economia provinciale e regionale, sarà analizzata da un apposito tavolo tecnico che avrà, fra gli altri,
il compito di verificare la fattibilità delle proposte di ampliamento. È stato garantito che, in una logica di sussidiarietà, le prescrizioni relative agli eventuali sviluppi edificatori per la testata dell'alta valle e il corridoio ecologico Rer saranno affidate ai PGT dei Comuni.
Infine, è stata confermata l'importanza dei trafori alpini come opere strategiche per lo sviluppo del territorio, di conseguenza si proseguirà con gli studi tecnici sul collegamento del Mortirolo, sia ferroviario sia stradale, e su quello dello Stelvio.
"Dalla politica abbiamo sentito parole rassicuranti, l'assessore Belotti e il presidente Sertori sono stati molto espliciti nel chiarire che le istanze del territorio saranno prese in
adeguata considerazione" - conclude Mainetti. "Ora attendiamo la versione emendata del piano per verificare che sia effettivamente così. Come hanno detto i nostri amministratori, il piano d'area è un'occasione importante per conciliare in un quadro unitario le ragioni dello sviluppo con quelle della tutela ambientale: se alle dichiarazioni d'intenti seguiranno i fatti concreti dovremo riconoscere che Regione Lombardia, supportata dalla Provincia di Sondrio, avrà messo in atto un processo partecipativo realmente efficace
Fulvia Canovi