Arriva la posta del 1902 a darci ragione

L'alzaia con funzione di gronda com'era da Gombaro sino alla polveriera, nei pressi dell'Adda

Arriva dunque la posta dall'altro millennio e dal secolo precedente quello che noi abbiamo lasciato alle spalle a darci ragione. Scrivendo in questi giorni della demolizione del casello ferroviario sul Lungo Mallero Cadorna avevamo precisato che non potevamo dire con certezza l'età casello e attiguo passaggio a livello. Avevamo fatto riferimento ai collezionisti di antiche cartoline di Sondrio e ci è andata bene. L'Antonio Del Felice non lo abbiamo trovato, sì invece la Maria Grazia Vigo che ci ha prestato le due cartoline che aveva trovato. La scelta di quella che pubblichiamo è legata al fatto che risulta timbrata e spedita, requisito indispensabile per la datazione. Nella foto si vede chiaramente subito alla sinistra del ponte ferroviario sul Mallero il casello. Un po' a fatica in fondo poco dopo la curva del Mallero la polveriera.  Siamo nel 1902, l'anno del primato mondiale delle Ferrovie valtellinesi, in quanto il 15 ottobre è iniziata la trazione elettrica trifase sulle tre linee facenti capo a Colico, ovvero quelle per Sondrio, Chiavenna, Lecco.  Casello e passaggio a livello quindi c'erano già e avevano, pper così dire, preso servizio il 15 ottobre del 1985 con l'arrivo del primo treno a Sondrio. Detto quindi del casello nel cui manifesto funebre piò essere inserita l'età del defunto, 128 anni (e 9 mesi) si può tornare su un argomento dalla 'Gazzetta' trattato con diversi articoli. La foto mostra eloquentemente la funzione urbanistica di gronda del Lungo Mallero sinistro che parte da Gombaro, dove riceve il traffico dalla 'Sondrio di sopra' e come strada alzaia prosegue sino alla confluenza del Mallero in Adda. Meglio: 'proseguiva' visto che da qualche giorno è stato stabilito che le auto non devono più passare di lì. Solo pedoni e ciclisti, almeno quelli che preferiranno, se ce ne saranno, un aborto di pista ciclabile, inutile visto che muore prima di Via Mazzini ma soprattutto che di fronte, sull'altra sponda, c'è quella che dal centro storico porta direttamente al Parco Bartesaghi.

Questa foto che ci arriva da 112 anni fa è di per sè stessa più eloquente di mille parole. Peccato.

Red

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