Ritrovata dopo 9 giorni, in fondo al Vallone
Dispersa da lunedì 7 luglio, in una zona che conosceva bene e per larga parte senza particolari difficoltà tranne le due cui avevamo fatto riferimento, la zona del Rivallone in qualche modo conosciuta, almeno nella parte iniziale prima delle rocce.
Era là in fondo, alla Valle di Stazzona, una delle due zone pericolose di cui avevamo scritto sabato scorso, 11 luglio, in base a pareri di gente del luogo: “Siamo sulle Orobie, in zona panoramicamente notevole, quasi sulla verticale della confluenza del Poschiavino in Adda, e vi si arriva da Tirano o Stazzona o anche da Tresenda per un tratto di SS39 dell'Aprica. Posizione dominante tanto che nel primo '900 era stato realizzato il forte Canali, poi divenuto Canali-Sertoli., (Stazzona) grossa frazione di Villa di Tirano. Verso ovest si arriva a San Rocco, un tempo centro abbastanza importante con, quasi una forra, il torrente Rivallone, un solco tracciato sul terreno dalla Faglia del Tonale, che lì arriva dal Mortirolo per poi proseguire attraversando la Valle dell'Adda con i 'rialzi' di Teglio e successivi (x). QUALCUNO DELLA ZONA AVEVA ACCENNATO COME ZONE PERICOLOSE APPUNTO IL CITATO RIVALLONE e, ad est, il Crap del Coren, 600 metri di vuoto sulla Valle della Ganda ma per il resto niente in particolare al di là delle normali difficoltà e insidie del bosco. In alto Trivigno e sopra il Mortirolo.
Era nell'aria una conclusione tragica della vicenda dato il tempo trascorso e l'introvabilità della signora Rossella nonostante il grande spiegamento di forze anche tecnologicamente supportate. Altre ipotesi non reggevano. Un'altra croce sulla via dei funghi.