COMUNITA' MONTANA DI SONDRIO SULLE TRACCE DEI NOSTRI ANTENATI SPARSE PER LA VALLE 2013aprile10.72

Nel 1999 si concluse un importante progetto della Comunità Montana Valtellina di Sondrio di studio e ricognizione delle testimonianze preistoriche presenti nel proprio territorio. Sembrava infatti curioso che a poche decine di chilometri dai santuari della civiltà camuna mancassero segni di analoghe presenze. A Grosio la più grande superficie istoriata di tutta Europa, a Teglio le diverse steli tra cui la Caven n. 3, una delle raffigurazioni simboliche fra le più complesse e artisticamente fra le più alte di quelle conosciute. La ricerca proposta e sostenuta economicamente dalla Comunità Montana Valtellina di Sondrio fu coordinata dal prof. Umberto Sansoni che operò con il suo valente staff tecnico e coinvolse anche il prof. Emanuel Anati. Le conclusioni si condensarono in un interessante e partecipato convegno e nella pubblicazione di un libro "Simboli sulla roccia" che ancor oggi è utilizzato come il riferimento storico e scientifico che ha colmato il "buco" della conoscenza delle testimonianze locali. Il nostro territorio non è infatti avaro di reperti interessanti: i simboli impressi sulle rocce, coppelle e luoghi di culto sono infatti emersi abbastanza copiosi dall'oblio e dalla conoscenza di pochi appassionati.

A distanza ormai di tre lustri l'assessore Dario Ruttico intende provvedere ad un aggiornamento delle conoscenze in tale ambito ed ha quindi preso contatti con l'Istituto Archeologico Valtellinese, associazione guidata da Francesco Pace (figlio di Davide Pace, lo scopritore di quanto ora è visibile nel "Parco Archeologico di Grosio").

L'Istituto Archeologico Valtellinese si è assunto il compito di una ricognizione sulle più recenti scoperte archeologiche al fine di aggiornare la precisa ed esaustiva catalogazione effettuata a suo tempo da Umberto Sansoni e dal suo staff. Invitiamo però tutti i ricercatori e gli appassionati a collaborare a questa opera di aggiornamento inviando segnalazioni al riguardo alla Comunità Montana Valtellina di Sondrio o all' Istituto Archeologico Valtellinese. Si prevede di concludere la fase ricognitiva entro giugno 2013 e, sulla scorta di quanto emerso, si provvederà a determinare e programmare gli interventi ritenuti più opportuni. Fra le ipotesi allo studio c'è una pubblicazione scientifica di aggiornamento o, se le disponibilità lo consentiranno, la realizzazione di interventi di valorizzazione anche turistica di questo patrimonio.

Il Presidente Tiziano Maffezzini ha evidenziato come queste testimonianze sono diffuse in tutta la Valtellina e mettono in rilievo le radici notevolmente antiche della popolazione valtellinese. La frequentazione dei territori montani, anche in quota, non è infatti episodica. Il Presidente inoltre sottolinea che il percorso del "Distretto culturale" andrà a lambire diversi siti archeologici particolarmente significativi e che in tale contesto l'intervento dell'Assessorato alla Cultura acquista ancor maggior significato e valenza.

Gli Uffici della Comunità Montana Valtellina di Sondrio sono a disposizione per ogni chiarimento e per raccogliere le segnalazioni degli appassionati ricercatori delle tracce del passato preistorico. Nelle comunicazioni e nell'eventuale realizzazione di un pubblicazione verrà sottolineato ogni contributo. Si intende infatti dare in questo modo un attestazione e giusta visibilità a tutte le persone che con paziente lavoro di ricerca ed esplorazione del territorio forniscono un importante contributo nel restituire consapevolezza e conoscenza delle testimonianze di un antico passato.

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