AGRICOLTURA BIOLOGICA: 47.663 IMPRENDITORI CHE OPERANO SU UNA SUPERFICIE DI OLTRE UN MILIONE DI ETTARI 11 9 10 42

Molti oggi anche in Valtellina

L'agricoltura biologica, in Italia, interessa 47.663 imprenditori che operano su oltre un milione di ettari di superficie. Sono questi, in sintesi, i dati elaborati dal SINAB - Sistema d'Informazione Nazionale sull'Agricoltura Biologica, sulla base dei numeri forniti al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali dagli Organismi di Controllo (OdC), e presentati al Sana- Salone internazionale del naturale la scorsa settimana.

Rispetto al 2009, nel 2010 si rileva una riduzione complessiva del numero di operatori dell'1,7% a fronte di un incremento della superficie interessata, in conversione o interamente convertita ad agricoltura biologica, dello 0,6%.

Anche quest'anno si è visto prevalere il Mezzogiorno come polo produttivo nazionale: la Sicilia, seguita da Calabria e Puglia, risulta la regione con la maggior concentrazione di operatori, soprattutto produttori esclusivi (7.632 su un totale di 38.679), con un incremento rispetto al 2009 del 12% e un +9% rispetto alle superfici coltivate. La regione che risulta avere il peggior trend negativo è la Basilicata che passa dai 3352 operatori nel 2009 ai 1402 nel 2010 (-58%).

Emilia Romagna, Veneto e Lombardia, rispettivamente con 772, 549 e 543 operatori, risultano le regioni con il maggior numero di aziende di trasformazione impegnate nel settore biologico.

I prodotti principalmente coltivati risultano essere il foraggio (197.774 ettari), i cereali (194.974 ettari) e le olive (140.748 ettari); estesa, inoltre, la superficie destinata al pascolo (189.864 ettari a cui si aggiungono 98.698 ettari destinati al pascolo magro).

Per quanto riguarda l'allevamento di bestiame, rispetto al 2010 i dati evidenziano un aumento del numero dei capi rispetto alle principali specie allevate (Bovini +11%, maiali +13%, equini +11%, api +10%, pollame +4,9%, pecore 2,7%, capre -4%).

"Si tratta di risultati importanti che testimoniano come in Italia si stia radicando sempre più una cultura ed uno stile di vita sano,

in cui il biologico si inserisce in maniera perfetta". Così ha commentato il ministro Romano, che ha inoltre evidenziato come "questa attenzione si riflette nei dati relativi al consumo, che registrano ritmi di crescita ancora più significativi di quelli produttivi, aprendo così ulteriori spazi di mercato per i nostri agricoltori e allevatori".

Secondo i dati Ismea-Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, infatti, nel 2010 in Italia c'è stato un aumento del consumo di prodotti biologici sia sfusi (+8%) che confezionati (+11%). Con oltre il 70% di incidenza sugli acquisti domestici complessivi, il nord conquista il primato assoluto dei consumi.

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