'Fungiatt' scomparsa, i due misteri nelle e delle Orobie
Oggi i soccorritori, se andasse a vuoto anche il lavoro odierno, alzeranno bandiera bianca. Lo hanno preannunciato con un comunicato in cui dicevano “Le ricerche hanno incluso un'area più vasta rispetto a ieri ma per ora non ci sono stati riscontri. Se entro sabato non saranno emersi elementi utili per proseguire, sarà necessario compiere una valutazione complessiva per pianificare la strategia dei giorni successivi”. Sembra infatti un cercare l'ago in un pagliaio. Sono all'opera quasi in un centinaio di persone, gente esperta, tecnologicamente attrezzata, elicotteri a disposizione (anche se non per l'osservazione visiva data la presenza di boschi fitti), mappe dettagliatissime come dimostra quella che pubblichiamo pur non in grande definizione perchè sennò non ci starebbe. Quattro giorni di esplorazione accurata del terreno, anche con ripetizioni dei percorsi.
Primo mistero
Un primo mistero che resta. Quello che comincia alle 17 di lunedì quando incontra e scambia qualche parola con un conoscente e poi va per porcini in una zona che, avendo lì la baita anche se residente a Sondrio, conosce bene.
Secondo mistero
Il secondo mistero è rappresentato dai due oggetti lasciati su un sasso. I guanti di plastica e il contenitore aerato per i funghi confermano il suo programma che aveva comunicato, uscendo intorno alle 16 o poco prima, al marito. Il contenitore non fornisce indicazioni, i guanti sì. Perchè se li è tolti? Evidentemente per fare qualcosa per cui c'era la necessità di avere le mani libere. Non facciamo ipotesi, ci sono i soccorritori ed anche gli inquirenti.
Per ora ci fermiamo qui.
Red