ECOLOGIA PRATICATA: 1) A CONCORD (MASSACHUSETTS) BOTTIGLIETTE DI PLASTICA AL BANDO 2) INAZ RISPARMIA OGNI ANNO 30.000 BOTTIGLIE DI PLASTICA 3) DRASTICI: CARCERE PER CHI USA SACCHETTI DI PLASTICA 4) A2A: L'IMPIANTO DI ACERRA HA FATTO IL PIENO ANCHE NEL 20

1) BOTTIGLIETTE DI PLASTICA AL BANDO

La bottiglietta d'acqua di plastica da mezzo litro è dal primo gennaio fuorilegge nella città di Concord, Massachusetts, negli Stati Uniti. Il divieto è stato imposto dall'amministrazione locale dopo una campagna ecologista durata diversi anni, anche per sensibilizzare la popolazione all'uso di contenitori per famiglie, piuttosto che per singoli, per diminuire l'impatto dei rifiuti di plastica sull'ambiente e in particolare di quelli di questo formato, che di recente sta conoscendo una notevole diffusione.

La cittadina di Concord ha lanciato questa campagna ricordando sul sito Internet del suo municipio che "ci vogliono 17 milioni di barili di petrolio all'anno per fare tutte le bottiglie di plastica vendute negli Stati Uniti. Quanto basta per fornire carburante a 1,3 milioni di auto l'anno". La giunta municipale di Concord ricorda inoltre che "solo il 23% dei 50 milioni di bottiglie di plastica vendute ogni anno negli Usa vengono effettivamente riciclate".

Il divieto assume un particolare valore simbolico anche perché Concord è stata teatro della prima battaglia della guerra d'indipendenza americana. Il bando, a quanto riporta l'"Huffington Post", ha però provocato reazioni contrastanti. I negozianti locali dal canto loro lo hanno in parte aggirato vendendo bottiglie di formato più grande. Il divieto, però vale solo nella cittadina. "Per poter comprare le bottigliette basta spostarsi di pochi chilometri nelle città vicine e addio al bando" fa notare un cittadino di Concord.

2) 30MILA BOTTIGLIE DI PLASTICA IN MENO

Quante bottiglie d'acqua consumano i lavoratori di un'azienda di medie dimensioni? Inaz, società che sviluppa e vende soluzioni per l'amministrazione e la gestione del personale con 150 dipendenti nella sua sede di Milano, ha provato a fare i conti: "Si arriva fino a 30mila bottiglie di plastica da mezzo litro consumate in un anno - spiega Linda Gilli, presidente e ad dell'azienda. - Solo per produrle ci vogliono 5,7 barili di petrolio, quasi 8 quintali di greggio, senza considerare i costi e le emissioni per trasportarle e smaltirle. Uno spreco insostenibile, specie in questi tempi di crisi".

"Gli stessi dipendenti - prosegue Gilli - ci chiedevano soluzioni per far risparmiare loro stessi e l'azienda e per tutelare l'ambiente: ecco perché abbiamo aderito al progetto L'abbiamo imbroccata finanziato dalla fondazione Cariplo".

L'iniziativa, che promuove il consumo dell'acqua di rete nei locali pubblici e nei luoghi di lavoro di Milano, è attivata in collaborazione con la fondazione Rete civica di Milano, l'università di Milano-Bicocca, Legambiente Lombardia, Amiacque e Metropolitana Milanese. Inaz è stata una delle prime aziende ad aderire.

La svolta green comincia coinvolgendo i lavoratori. "I nostri dipendenti sono liberi di scegliere se continuare a consumare l'acqua imbottigliata oppure servirsi delle brocche che abbiamo distribuito per rifornirsi dalla rete. L'acqua del rubinetto - sottolinea il presidente - è buona, certificata e sempre disponibile, senza problemi legati alla data di scadenza".

Dopo una valutazione delle pratiche di gestione delle risorse idriche in azienda, condotta in collaborazione con i partner della campagna, Inaz è stata omaggiata delle brocche per il rifornimento e Metropolitana Milanese ha provveduto alle analisi dei campioni d'acqua.

"Confidiamo che il consumo di acqua imbottigliata calerà drasticamente - conferma Gilli. - Il nostro auspicio è che aderiscano al progetto anche i locali della zona convenzionati con Inaz per i pasti dei dipendenti".

3) DRASTICI: LA GALERA!

(Ecosportello Rifiuti) In Mauritania produrre e utilizzare sacchetti di plastica è un reato che può essere pagato anche con un anno di carcere. Il Governo mauritano, a partire dal 1 gennaio 2013, ha messo al bando i sacchetti di plastica ritenuti inquinanti: multando e addirittura carcerando i trasgressori che utilizzeranno le buste.

Le buste di plastica, secondo il governo della Mauritania, sono le principali responsabili della morte di bestiame e specie marine, dal momento che questi sacchetti non vengono raccolti, ma abbandonati nell'ambiente naturale. Secondo il ministro mauritano dell'Ambiente, nello stomaco dell'80 per cento dei bovini abbattuti nei mattatoi del Paese sono stati trovati sacchetti di plastica, materiale che rappresenta il 25 per cento delle 56 mila tonnellate di rifiuti prodotti, ogni anno, nella capitale mauritana, Nouakchott.

Per combattere l'inquinamento e la morte del bestiame, il Governo della Mauritania ha deciso di essere molto severo approvando la legge, entrata in vigore il 1 gennaio, che vieta la produzione e l'uso dei sacchetti di plastica. La legge prevede, in caso di violazione, condanne sino ad un anno di reclusione, oltre a pesanti ammende.

4) 615.000 tonn. Di rutto in meno sulle strade 2013gen10.42

Per il secondo anno consecutivo il termovalorizzatore di Acerra ha raggiunto in anticipo il 100% della capacità produttiva. Lo rende noto A2a, che gestisce l'impianto tramite la controllata Partenope Ambiente.

La struttura del napoletano ha raggiunto quota 615mila tonnellate di rifiuti trattati nel 2012, che hanno permesso di generare e immettere in rete 552 milioni di Kwh di energia elettrica, pari al fabbisogno annuo di circa 200mila famiglie. Secondo la multiutility lombarda, il funzionamento dell'impianto ha consentito di evitare l'emissione in atmosfera di circa 250mila tonnellate di CO2 e l'utilizzo di circa 103mila tonnellate di petrolio equivalente.

Territorio