Stelvio Park, Parolo: funzioni alla Regione, legge rivoluzionaria
(Milano, 10 dic) "Si tratta di una legge rivoluzionaria, perché, per la prima volta, la nostra Regione viene posta, dal punto di vista dell'autonomia gestionale, sullo stesso livello delle Province autonome di Trento e Bolzano. Questo avviene a seguito di una intesa sottoscritta l' 11 gennaio 2015 tra Regione Lombardia e le Province autonome di Trento e Bolzano e il Ministero dell'Ambiente grazie alla quale la gestione del Parco viene trasferita ai relativi territori di competenza, Trento, Bolzano e Lombardia". A dichiararlo è Ugo Parolo, sottosegretario di Regione Lombardia ai Rapporti con il Consiglio regionale, Politiche per la Montagna, Macroregione alpina (Eusalp), Quattro motori per l'Europa e Programmazione negoziata, commentando la legge sul Parco Nazionale dello Stelvio, approvata questa mattina nella seduta di Consiglio regionale.
L'AZIONE DI REGIONE LOMBARDIA - "E' un percorso molto complicato - spiega Parolo - iniziato alcuni anni orsono e che ha visto la nostra Regione protagonista sin dall'inizio, prima impedendo che il Parco venisse frantumato in tre porzioni di carattere provinciale e poi adoperandosi affinché Regione Lombardia, dentro una visione unitaria del Parco, potesse avere le stesse prerogative gestionali di Trento e Bolzano".
RUOLO DA PROTAGONISTA AL TERRITORIO - "Dal punto di vista gestionale lo Stato non ha più nessuna funzione - continua il sottosegretario -, ma le funzioni per la parte lombarda del Parco vengono completamente esercitate da Regione Lombardia attraverso un direttore, che deve rapportarsi con il territorio, un comitato del Parco formato da una rappresentanza di sindaci, e, infine, con una Consulta scientifica costituita da associazioni ambientaliste e operatori del territorio".
"Sia il Piano regolatore del Parco che il suo regolamento dovranno essere approvati dalla Giunta regionale, previo parere del Ministero dell'Ambiente - spiega Parolo -, inoltre è stato costituito un comitato di coordinamento che vede la rappresentanza di Regione Lombardia, delle due Province autonome, del Ministero dell'Ambiente e delle associazioni ambientaliste, che ha il compito di vigilare sugli indirizzi generali di coordinamento del Parco che rimarranno comuni per tutto il territorio".
APPLICAZIONE DELLA LEGGE - "La legge entrerà in vigore dal 1 gennaio - precisa Parolo - e, da quel momento, cesserà di esistere il Consorzio che ha gestito il Parco nazionale dello Stelvio. Ricordo che questo Consorzio era gestito da 60 persone, mentre oggi ci sarà, per la parte lombarda, solo una persona, nella figura del direttore, che lo gestirà in accordo con il territorio e la rappresentanza dei sindaci".
PIÙ AUTONOMIA E PIÙ RAZIONALIZZAZIONE - "Avremo una gestione più vicina al territorio - sottolinea il sottosegretario - più attenta alle necessità dei cittadini che abitano nel Parco, ma anche più snella e agile nel proporre strumenti e atti concreti di valorizzazione di un'area così naturale e importante come questa, pur sempre in conformità alla legge quadro sui Parchi e alle zone protette".
"Sarà - conclude - un Parco conforme alle norme statali vigenti, ma gestito in maniera diretta dal territorio e dalla Regione, con la possibilità di avere risorse aggiuntive importanti che derivano dalla nuova modalità di gestione dei fondi messi a disposizione dalle Province autonome di Trento e Bolzano per i Comuni di confine".