POVERO MALLERO
Riceviamo e pubblichiamo:
Ci siamo incuriositi da un’ impianto dal nome CAGNOLETTI apparso sulla lista delle valutazioni di impatto ambientale della Regione Lombardia e abbiamo scoperto che la valle del Valdone ed il suo torrente, dove è situato l’omonimo paese di Cagnoletti non c’entrano per nulla –almeno per ora -. L’ennesima domanda di concessione idroelettrica scoperta riguarda invece un altro tratto di Mallero a partire dalla località di Tornadù (circa 700 metri s.l.m.) luogo della futura presa, fino all’impianto previsto presso la località di Arquino, si presuppone appena a monte della presa Enel dell’impianto di Arquino. La potenza di concessione sarà di 2966 Kw, portata media di concessione di 1800 litri al secondo, rilascio minimo vitale di 300 litri al secondo . Il richiedente è la ditta Sprint Service s.r.l. con sede in Como ma con legale rappresentante valtellinese. Sembra paradossale ma la ditta ha fatto la domanda per l’esclusione della procedura di VIA, sebbene il tratto di Mallero in questione attraversa il
corpo di frana di Spriana ed abbia sul suo percorso alcune interessanti forre nei pressi di Arquino. Proviamo ad immaginare un possibile futuro per il Mallero: privato della quasi totalità di
acqua nei suoi due rami principali nelle località di Lanzada e Chiesa in Valmalenco, si unisce in un sol corso assieme al torrente Lanterna per non più di 500 metri con una portata intorno ai 400-500 litri al secondo per poi cederne una parte (150-250 litri al secondo) alla stazione di pompaggio dell’Enel situata presso il ponte di ferro a Chiesa Valmalenco. Arriva a Torre Santa Maria raccogliendo le acque di piccoli torrenti ma non riceverà più le acque del Torreggio, se non i suoi minimi vitali. Proseguirà fino alla località di Tornadù dove ci sarà la restituzione delle acque turbinate del Torreggio per pochissimi
metri e poi verrà captato dall’impianto della SPRINT descritto sopra fino ad Arquino, sarà di conseguenza restituito e ripreso dalla centrale Enel di Arquino, rilasciato da quest’ultima per finire direttamente nella centrale di Gombaro ex Cotoni e finalmente rilasciato nei pressi del ponte di legno a Sondrio. Per circa 15 Km il Mallero sarà un ruscello senza soluzione di continuità. E’ anche per queste ragioni che il Gruppo Valmalenco assieme allo IAPS ha lanciato la campagna di moratoria di tutte le domande di concessioni esistenti per la durata di almeno
3 anni, tempo giudicato idoneo per l’espletamento di un’indagine di Valutazione Ambientale Strategica atta a dimostrare che in Provincia di Sondrio lo sfruttamento idroelettrico ha raggiunto livelli non più tollerabili.
X GRUPPO VALMALENCO: Rabbiosi Franco