IL PIANO TERRITORIALE REGIONALE, UN PROGETTO PER IL TERRITORIO

Il 22 luglio ancora in Commissione e a fine mese in Consiglio

Nella seduta dell'8 luglio, la V Commissione del Consiglio Regionale si è occupata nello specifico di Piano Territoriale Regionale (PTR), lo strumento di governance del territorio che, configurandosi come un "patto" tra Regione e Enti territoriali, dà rilievo alle diverse esigenze locali e ne valuta la compatibilità con gli obiettivi di sviluppo territoriale di interesse generale.

In particolare, nella riunione sono state presentate le integrazioni al testo del Piano elaborate in condivisione con l'Assessorato competente, che rappresentano la conseguenza logica di alcune richieste di approfondimento presentate, nelle scorse settimane, dal gruppo di maggioranza e, in particolare, dal presidente della Commissione Giovanni Bordoni.

Una serie di interventi sul dettato del Piano, che, come spiega lo stesso Bordoni: «ha l'obiettivo di rendere questo strumento più "semplice", più facilmente leggibile da parte degli amministratori e dei tecnici, così da renderli in grado di meglio ambientarsi nella massa di documenti che lo costituiscono».

Ma non è semplicemente una questione di utilizzo del Piano: «Gli adeguamenti apportati», continua Bordoni, «dipingono un quadro meno rigido per quanto riguarda le attività dell'uomo in alcuni specifici contesti, pur nel rispetto dei principi della salvaguardia del suolo libero e dell'equilibrio tra i concetti fondamentali di sviluppo e tutela ambientale».

Il PTR verrà presentato, per essere approvato, nella seduta della V Commissione in programma il prossimo 22 luglio, così da essere portato in Consiglio entro la fine del mese (il 30 o il 31 luglio).

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