6 10 LA QUESTIONE FOTOVOLTAICO & C.: PROVERA: "UN REFERENDUM PER FERMARE I PANNELLI SOLARI NEI BOSCHI" LE PROPOSTE DELL'EX PRESIDENTE DELLA PROVINCIA: SÌ AGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI MA SUI CAPANNONI

Un referendum, un appello a chi può agire e regole certe. Passa attraverso tre proposte distinte, che hanno interlocutori diversi, la presa di posizione dell'europarlamentare Fiorello Provera che, sollecitato a intervenire sulla questione dei progetti per impianti fotovoltaici nei boschi della provincia di Sondrio, stamane, durante una conferenza stampa, ha detto la sua. "Da rappresentante politico eletto qui, da ex presidente della Provincia e da semplice cittadino, mi sono sentito in dovere di intervenire per fermare quello che considero uno scempio ambientale. Per i capannoni del fondovalle ormai è tardi, per le centraline abbiamo ottenuto la moratoria, ma per gli impianti fotovoltaici possiamo e dobbiamo fare opera di prevenzione". Non una presa di posizione contro le energie rinnovabili, nelle quali Provera crede fermamente, ma un appello per salvaguardare l'ambiente: "Con la moratoria abbiamo salvato fiumi e torrenti - ha sottolineato - i boschi non sono meno importanti. Sono preoccupato dalle notizie che ho raccolto riguardo la realizzazione di impianti fotovoltaici a Teglio e a Montagna in zone pregevoli dal punto di vista ambientale: autorizzare questi progetti significherebbe creare un precedente pericoloso. Davvero vogliamo rovinare anche le zone in quota dopo aver deturpato il fondovalle? Siamo una provincia turistica e dobbiamo aver cura del nostro territorio: questo non è certamente il modo migliore". In aggiunta, gli impianti di cui è in corso l'iter autorizzativo, sarebbero realizzati e gestiti da operatori privati che perseguirebbero il loro pur legittimo interesse che non coincide però con quello pubblico. E allora l'ex presidente della Provincia chiede che siano i cittadini a decidere attraverso l'istituto del referendum, ma si rivolge anche ai Comuni, alle Comunità Montana, alla Provincia e alle associazioni ambientaliste affinché si mobilitino. Da ultimo una richiesta alla Regione, competente in materia, alla quale Provera chiede deroghe specifiche per una terra che in tema di energie rinnovabili ha già dato moltissimo: posto che l'Unione Europea favorisce la realizzazione di impianti fotovoltaici che si pensi ai tetti dei capannoni invece che ai boschi. "Non commettiamo di nuovo l'errore di lasciare che operazioni private incidano in maniera negativa sul nostro territorio - ha concluso Provera -, pensiamo alla nostra valle, al nostro ambiente e al turismo. Sfruttiamo l'energia del sole, ma senza sacrificare i nostri boschi: dobbiamo decidere ora, prima che sia troppo tardi".

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