Piazzale Bertacchi, e tre. Il progetto pedonalizza ma la motorizzazione (!) aumenta

Quattro direttrici si riducono a due per cui i percorsi si allungano

Presentando il progetto di Piazzale Bertacchi lo scorso 8 aprile scorso avevamo criticato le critiche sentite in città ritenendo che gli architetti incaricati avessero visto e l'aspetto urbanistico e quello della mobilità. Per il primo tema il consigliere Massera in conferenza stampa ha detto che il progetto non trova riferimento nel PGT. In questo noi non entriamo trattandosi di materia da Consiglio Comunale, meno da giornale considerato che eventuali approfondimenti anche tecnici non fanno la felicità dei lettori. Veniamo al secondo tema partendo da un passo del nostro articolo dell'8 aprile scorso dedicato alla presentazione del progetto:

S'era scritto
“...E' vero che siamo tutti allenatori della Nazionale, così come avendo la patente tutti sappiamo quale sia la migliore viabilità, però un minimo di riflessione ci vorrebbe. In questa occasione in cui il reticolo viabilistico, con maglie e nodi, subisce una mutazione non indifferente non si può accedere alle chiacchere da bar. In questi casi infatti ci vuole sempre censimento di dati, rilievo dei flussi di traffico esistenti con esame delle fluttuazioni, in particolare delle punte in questo caso coincidenti con arrivi/partenze dei treni. Infine una semplice simulazione al computer, come era stato fatto 30 anni fa (per il piano della mobilità basato sull'anello a senso unico. Doveva durare solo fino alla tangenziale e regge ancora adesso!  ndr -). Se il progetto arriva con la deviazione Sauro, Battisti, Bertacchi, Nervi, Bonfadini per sbucare poi in Via Mazzini, sostituendo l'attuale situazione sicuramente i tecnici, visti i risultati delle ricerche di cui sopra, ne hanno avuta dimostrata la compatibilità...”.

Problema viabilistico non affrontato compiutamente?
Con una certa sorpresa abbiamo invece accolto nella conferenza di cui sopra la notizia che il problema viabilistico non sarebbe stato approfondito, salvo rilevamenti dei posteggi da parte dei dipendenti dell'AIPA l'ex concessionaria della pubblicità.
Stessero in questi termini le cose sarebbe pertanto opportuno conoscere in quale altro modo sia stato affrontato il citato problema della compatibilità visto che le quattro direttrici attuali si riducono a due con imbocco non felice e sbocco con due angoli acuti, anzi acutissimi, nonché semaforizzazione aggiuntiva e inevitabile di un terzo nodo,

La strada per la stazione si allunga
Il sacrificio che è richiesto a quanti usano la stazione ferroviaria arrivandoci, o andandosene non è indifferente, in termini di tempo e anche di percorsi aggiuntivi che vanno calcolati moltiplicando le lunghezze per il numero di utenti. Ne diamo semplice dimostrazione riportando tre situazioni relative al tragitto che l'automobilista in arrivo deve compiere con la nuova viabilità comparandolo con la situazione attuale. Scala usata 1:2000 da pubblicazione ufficiale del Comune di Sondrio con arrotondamenti del tutto modesti.

Lunghezze dei vari tratti
1.   Provenienza W-Est, Base di partenza Via Mazzini – incrocio con Via Bonfadini
1.a  Oggi si procede per una cinquantina di metri e si entra in Piazzale Bertacchi, dritti fino alla stazione: 190 metri. Ritorno, 195 metri nel Piazzale, lato est, e poi a sinistra in Via Mazzini. Sommano  395 metri.
1.b   Domani: Mazzini, Sauro, Battisti in direzione sud, nuovo park, stazione. Totale 430 metri. Ritorno, 280 metri per le Vie Nervi e Bonfadini. Sommano 710 metri
1.c   Percorso aggiuntivo 315 metri.
1.d  Criticità. Grave l'attraversamento pedonale davanti alla stazione. Brutto sbocco acuto.

2.   Provenienza Est-W, Base di partenza Via Sauro incrocio Carducci
2.a   Oggi si procede per una sessantina di metri e si entra in Via Battisti, direzione Sud, poi dritti fino alla stazione: 200 metri. Ritorno pure per 200 metri, Piazzale lato est, Sauro. Sommano 400 metri.
2.b   Domani si procede per una sessantina di metri e si entra in Via Battisti, direzione Sud, poi dritti fino alla stazione: 220 metri. Ritorno, 490 metri per le Vie Nervi, Bonfadini, Piazzale. Sauro. Sommano 710 metri.
2.c   Percorso aggiuntivo 310 metri.

2.d   Criticità. Grave l'attraversamento pedonale davanti alla stazione. Nuova semaforizzazione Via Sauro.

Urbanistica
Il dato di fondo è lo stravolgimento dell'impianto urbanistico con la eliminazione delle due direttrici, divergenti, dalla stazione fino al centro con la quinta sovrastante delle cime della Valmalenco. Qualcun altro potrebbe citare una serie di stazioni (LC, Monza, Varese, BC, MN eccetera) che si sono ben guardate, salvo Brescia, di far sparire il piazzale con la direttrice verso il centro. Trascurate, viene comunque detto, le esigenze dei primi utenti che sono i viaggiatori ai quali, si dice ancora, “non interessano le panchine ma come meglio portare le valige”.
In questa sede non ci fermiamo però su questi aspetti invece dedicando attenzione alla viabilità che interessa di più i cittadini..

Le conseguenze sul traffico
A parte la minore fluidità di traffico mediamente il percorso aggiuntivo è dunque di almeno 300 metri. Qualcuno può dire che si tratta di una bazzecola ma la matematica non è un'opinione. Per via del prodotto del percorso aggiuntivo per il numero di autoveicoli, e loro relativa rotazione, il percorso aggiuntivo non è affatto una bazzecola. Nell'ipotesi da periodo ipotetico del terzo tipo ovvero della irrealtà supponiamo che nel giorno di ferragosto capitino da quelle parti solo 100 autoveicoli Nemmeno a Ferragosto si scende così in basso eppure a fine anno si potrebbe constatare che realizzando un'area pedonale si è aumentata la percorrenza veicolare di 10.950 km.
La realtà è diversa. Qualcuno ipotizza 500 vetture/giorno, parte attinenti il traffico ferroviario e parte le attività cittadine, altri ancora di più dato che, dicono, c'è la parte non stanziale ma che la strada la impegna comunque.

Una pedonalizzazione che aumenta la motorizzazione
Da quanto sopra ne conseguirebbe, anche senza prendere in considerazioni le ipotesi giornaliere di 600 e oltre ma fermandoci alle 500 di cui sopra, che la realizzazione dell'area pedonale comporta un aumento annuo di 54.750 Km.
Contraddizione in termini.

A luglio il via
A luglio l'appalto dato che a questo punto non è ipotizzabile che l'Amministrazione si metta a modificare il progetto salvo forse levare un po' di pietra sostituendola con del verde oggi alquanto modestino.

GdS

PS Da parte nostra nessuna valutazione conclusiva. Abbiamo soltanto cercato di colmare un vuoto d'informazione fornendo i dati reali (metro più o metro meno).

Aggiornamento . Risposta a quesiti (partenze anche dal centro - Ragione delle scelte - La priorità per il Comune) - Domanda: perchè abbiamo preso come basi di riferimento una ad est e una ad ovest e non una anche in centro.

a) L'abbiamo anche prese altre basi ma non pubblicate perchè le variabili sono tante. Resta il dato di una direttrice a senso unico che per quasi 500 metri non ha traverse, unico caso in città.

a1) Un esempio: partendo dalle Poste/Oviesse ovest con ritorno il percorso aggiuntivo è di 300 metri.

a2) Altro esempio: partendo dall'Oviesse est con ritorno il percorso aggiuntivo è di 660 metri

b) Domanda sulle scelte fatte per i percorsi

b1) Il problema può essere spezzettato o comunque presentato in diversi modi che comunque portano tutti allo stesso risultato. Variano le lunghezze, resta acquisito il fatto che si pedonalizza e la motorizzazione cresce. E qui ci si può sbizzarrire con una valutazione dell'andata alla stazione con più ipotesi di rientro. 

b2) La nostra elaborazione ha ovviamente valore indicativo. Le certezze potrebbe darle solo un piano di mobilità tenuto conto che le ripercussioni di una scelta ad un nodo si estendono sugli altri nodi anche a centinaia di metri, potendo gravare su qualche maglia intorno. Un piano del genere ha oggi con l'informatica possibilità ampia di simulazioni tanto più che le prime e su tutta Sondrio risalgono addirittura a 32 anni or sono!

B3) Teniamo infine conto di un dato conclusivo. La scelta dell'Amministrazione per Piazzale Bertacchi è quella prioritaria. Come è stato ripetuto più volte la gente deve andare a piedi (con le valige però non è così semplice e comunque non sono tanti...).

 

 

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