Addio autonomie valtellinesi: Aler a Bergamo, Trasporti a Como

La terza Commissione Consiliare Permanente del Comune di Sondrio (Ambiente, Infrastrutture, Lavori Pubblici, Mobilità, Pianificazione territoriale, Polizia Locale comunale) è convocata venerdì 14 alle 17.30 per trattare in particolare al 3° punto dell'ordine del giorno l'espressione del parere sull'adozione della proposta di statuto dell'agenzia per il trasporto pubblico locale del bacino di Como, Lecco, Sondrio e Varese ai sensi dell'art. 7, della l.r. 4 aprile 2012 n. 6 "disciplina del settore dei trasporti".

Vale la pena di tornare sull'argomento perchè per la seconda volta in poco tempo ci sono state ridotte funzioni sinora esercitate con profitto in forma autonoma, di fatto ponendo la nostra provincia in posizione subordinata. E' successo poco tempo fa con l'ALER (ex Istituto Autonomo Case Popolari) per la quale ci hanno aggregato a Bergamo in una dimensione che non è ottimale in quanto artificiale. Stesso discorso per i trasporti.
Vale dunque la pena di ricordare la legge regionale 6 del 2012, con le modifiche apportate poi dalla legge 18 del 2013, proprio riprendendone la presentazione.

Le innovazioni
Con la legge regionale n. 6 del 2012, la Regione – allora diceva - attua una radicale riforma del Trasporto Pubblico con l’obiettivo di razionalizzare i servizi di trasporto per evolvere verso un sistema più efficiente, efficace ed integrato.

Sono stati individuati 5 bacini di utenza di servizio di trasporto pubblico locale:
Bergamo
Brescia
Como, Lecco, Sondrio e Varese (che abbiamo in Comune con Varese?!?
Cremona e Mantova
Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia
In ogni bacino sarà istituita un’Agenzia di TPL che avrà il compito di programmare, organizzare, monitorare ed effettuare il controllo e la promozione dei servizi di TPL.

Cosa cambierà: i vantaggi
Stato dell’arte Costituzione Agenzie
Con l’attivazione di tutte e 5 le Agenzie, gli attuali 24 bacini (su più livelli territoriali) saranno ridotti a 5 con l’obiettivo di:
- semplificare e migliorare la governance dei servizi di TPL sul territorio avendo un unico interlocutore per bacino;
- razionalizzare e ottimizzare reti e orari di trasporto, evitando sovrapposizioni (fra noi e Varese?!?);
- integrare i servizi (fra noi e Varese?!?);
- superare la frammentazione dei sistemi tariffari (fra noi e Varese?!?);
- ottimizzare i costi e l’utilizzo delle risorse.

Per consentire la piena attuazione della riforma del TPL la Giunta regionale ha deliberato, a fine 2013, una dilazione dei tempi della Costituzione delle Agenzie e del loro inizio attività.
La situazione:

Brescia: il 23 settembre 2013 è stata costituita l’Agenzia con decreto dell’Assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità.

Bergamo: i Consigli Comunale e Provinciale devono procedere all’adozione definitiva dello statuto dell’Agenzia. Seguirà il decreto di costituzione.

Como, Lecco, Sondrio e Varese: i Consigli Comunale e Provinciale degli Enti coinvolti stanno procedendo all’adozione dello statuto.

Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia: è ancora in fase di elaborazione la proposta di statuto dell’Agenzia.

Cremona e Mantova: è ancora in fase di elaborazione la proposta di statuto dell’Agenzia.

Gratis
A scanso di equivoci bene anche ricordare che gli incarichi degli amministratori saranno gratuiti, anzi addirittura costosi perchè, per fare un esempio, ciascun amministratore dovrà pagarsi da solo l'assicurazione e nella legge non c'è neppure scritto che almeno il rimborso delle spese vive venga riconosciuto. A fronte di quello che è venuto fuori che succedeva nelle Regioni, e dei privilegi che si aggiungevano a laute indennità per i parlamentari il cruccio dominante è diventato quello del gratis. Non per loro ma per chi opera in periferia e spesso con modeste indennità o modesti gettoni di presenza. Quella logica che ha preso il sopravvento con la formula che gli incarichi devono essere 'onorifici', persino per i Presidenti di Provincia – che dovendo essere Sindaci di tempo per sé non ne avranno -. Abbiamo già evidenziato in precedenza come andranno a finire le cose, cioè chi si occuperà della cosa pubblica, per la quale di tempo ne occorre parecchio a scapito delle occupazioni personali. Ci sono due categorie predisposte: i ricchi e i pensionati senza lavoro nero. A queste due si può aggiungere una terza, quella di coloro che possono occuparsene a tempo pieno o quasi in quanto mantenuti, a libro paga di qualche datore di lavoro a cui può far comodo che il suo sottoposto sia dentro la macchina amministrativa e pur senza uscire dal seminato e non commettendo scorrettezze ma anche solo, ad esempio, avendo utili informazioni di prima mano.

Dove
Infine la sede. Evidente che, scomodissima, sarà a Como. L'ALER a Bergamo. E adesso? Magari la Secam a Lecco presso la Silea?
Il colmo è che a Roma si riconosce autonomia a Sondrio con Belluno mentre qui la si perde. E' vero che la presente amministrazione regionale le cose se le è trovate già confezionate, ma provi a guardarci dentro. E il Comune che deve esprimere il parere sullo Statuto lo faccia prospettando i problemi sul tappeto che ovviamente non sono solo quelli della sede ma del fatto che a decidere le cose nostre saranno, in una con il nostro rappresentante, gli altri quattro di Como, Lecco e Varese.
GdS
 

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