SS 38 STRADA MALEDETTA? NO, VECCHIA, INSUFFICIENTE, TRAFFICATISSIMA

Il punto dopo la tragedia di lunedì 18.2 e la tristezza pensando ai quattro orfani di Livigno

Su una locandina esposta davanti a un'edicola campeggiava qualche giorno fa il titolo "maledetta strada" con riferimento alla SS 38 dopo l'incidente che é costato la vita di due persone.

Di maledetta c'é la concatenazione di circostanze. L'auto ferma al centro della strada in attesa di poter entrare a sinistra, l'auto che arriva dietro e che viene tamponata da un'altra sopravveniente. Il groviglio sul quale piomba il TIR che nel tentativo di evitare lo scontro finisce sui binari ma non per molto e solo con la cabina. Fino a quel momento non si é fatto male nessuno. Il treno é in frenata rapida, rallenta parecchio tanto che nessun passeggero lamenta conseguenze, ma non può evitare di dare - forse neanche un metro - una 'sberla' alla cabina del TIR, le cui lamiere spezzano la vita dell'autista che pure si era messo in salvo, e di un 38enne che era fermo a fianco della sua auto come tutte le altre. L'indomani si saprà che il livignasco ha lasciato orfani quattro figli. Alla tristezza dell'evento si accompagna la tristezza d'una famiglia spezzata.

Per quanto riguarda la strada c'é da dire che é insufficiente, e lo sappiamo tutti. Eppure ci sono esempi più che positivi sempre con riferimento alla SS 38. L'area industriale di Morbegno é un esempio positivo al riguardo ma significativa é la situazione di Berbenno. La prima, in una con quelle di Tirano, Sondrio e Gordona, rientrava nella pianificazione definita di intesa con la Regione. A Berbenno no ma ci pensò l'allora Sindaco Vanotti ad avviare una iniziativa molto significativa. Sia pure con gradualità, in funzione dei finanziamenti, é stata realizzata una complanare che per quasi un km fiancheggia la Statale con due soli accessi in testa e in coda. La minimizzazione degli accessi su una strada di grande traffico é l'equivalente dei passaggi a livello per la linea ferroviaria. Eno che ce ne sono e maggiore é la sicurezza.

Approfittiamo dell'occasione per una radiografia della Statale 38 per la parte in territorio valtellinese.

123,406 km é la lunghezza tra Colico e il Passo dello Stelvio.

I 'centri abitati' (definizione giuridica) con la lunghezza in km

Delebio 1,575

Cosio (Cosio Valtellino) 1,735

Regoledo di Cosio 1,330

Morbegno 1,965 (strada comunale)

Talamona 1,200

Ardenno 0,950

Selvetta di Forcola 0,140

San Pietro di Berbenno 0,760

Montagna In Valtellina 1,014

Poggiridenti 1,430

Fiorenza (Piateda) 0,620

Casacce di Ponte In Valtellina) 0,350

Chiuro 1,500

San Giacomo (Teglio) 1,580

Tresenda (Teglio) 2,020

Bianzone 1,181

Villa Di Tirano 3,550

Tirano 0,573

Bormio 2,100

Laddove il Comune non superi 10.000 abitanti la strada é statale anche nei centri abitati.

I tratti nuovi sono la tangenziale di Sondrio, la Sernio-Mazzo e la Mazzo-Grosio di cui al progetto Darios (Comunità Montana unica di Valtellina). Poi la Strada della Rinascita da Le Prese sino a Santa Lucia (Valdisotto).

Le altre innovazioni:

eliminazione passaggi a livello con sottopasso ferroviario

rotonde

tri-corsie con quella centrale di pre-deviazione

posizionamento guardrail, anche doppio, lato ferrovia ove questa fiancheggia la strada

Le novità

Dal Km 0,000 al Km 9,300 il tratto di SS 38, tra Fuentes e Cosio, chiamato "ACCESSIBILITA VALTELLINA - VARIANTE DI MORBEGNO ". Apertura al traffico prevista tra 5 mesi e 10 giorni.

Da Morbegno al Tartano. Appalto previsto dopo la conclusione del lavoro di cui sopra.

Tangenziale di Tirano. Previsione successiva.

Completamento tangenziale di Sondrio non previsto seppure a suo tempo progettato.

A cura della redazione

Territorio