RAPPORTO IEA: L'IDROELETTRICO E' LA MIGLIORE SOLUZIONE PER DARE ENERGIA AL PIANETA 12.3.10.19

L'idroelettrico è una delle soluzioni per riuscire a dare a tutti gli abitanti del pianeta l'accesso all'energia entro il 2030. Lo assicura l'ultimo rapporto "Energia per tutti" dell'agenzia internazionale per l'energia (Iea).

"L'idroelettrico, in quanto tecnologia matura e affidabile che può fornire elettricità a costi competitivi, è una parte della soluzione" scrive il rapporto, che stima il potenziale tecnico globale dell'idroelettrico a 14.500 TWh, oltre quattro volte l'attuale produzione (dati del 2010). Il maggiore potenziale non sviluppato si trova in Africa e in Asia, dove

rispettivamente il 92% e l'80% delle riserve non sono sfruttate.

Per l'Iea i bacini d'acqua possono fare da catalizzatore della crescita economica e sociale, fornendo due elementi per lo sviluppo: energia ed acqua. Grandi progetti dell'idroelettrico possono avere un importante effetto moltiplicatore, anche se "potrebbero avere impatti ambientali e indurre al trasferimento la popolazione, se non pianificati attentamente''. L'impianto idroelettrico di Nam Theun 2 nel Laos viene portato come esempio di un progetto di successo dal punto di vista economico e sociale.

Ma esistono anche mini-impianti che hanno funzionato. È il caso della diffusione in Cina della rete elettrica su piccola scala, grazie ad oltre 45mila mini-impianti di idroelettrico, per un totale di 56 GW, che stanno producendo 160 TWh l'anno. Questi piccoli generatori costituiscono un terzo della capacità del paese per questo tipo di energia rinnovabile e forniscono servizi a oltre 300 milioni di persone.

Nello scenario prospettato dall'Iea di "energia per tutti", l'idroelettrico in rete vede un aumento del 14%, mentre i mini-impianti contribuirebbero per l'8% di ulteriore generazione da reti isolate.

Secondo l'Iea, l'accesso universale all'energia entro il 2030 comporterà l'aumento della generazione di elettricità a livello globale del 2,5%. L'investimento necessario per raggiungere l'obiettivo fissato dall'Onu viene stimato dall'agenzia internazionale dell'energia a circa 48 miliardi di dollari l'anno, oltre cinque volte il livello del 2009. Di questi fondi, stando alle stime, circa 18 miliardi dovrebbero arrivare da aiuti allo sviluppo bilaterale e multilaterale, altri 15 miliardi l'anno dai governi dei Paesi in via di sviluppo e 15 miliardi dal settore privato

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