ENERGIA - 2 - NUCLEARE, URSO: VANTAGGI ALLE POPOLAZIONI, AGENZIA PER LA SICUREZZA E INVESTIMENTI PRIVATI

«Chi accoglierà gli impianti nucleari otterrà vantaggi notevolissimi sia sul piano dello sviluppo che dell'economia. La popolazione pagherà meno l'energia elettrica e altrettanto le imprese che sceglieranno di investire in quelle aree. Così come accade nei Paesi del resto d'Europa. In Svezia due regioni si stanno contendendo il diritto ad accogliere il deposito nazionale delle scorie nucleari». Alfredo Urso, parlamentare di An e sottosegretario allo Sviluppo economico con delega al Commercio estero, sul tema del nucleare ha le idee chiarissime. Nei prossimi giorni alla Camera sarà affrontata la terza e ultima parte del cosiddetto "Codice 41 per lo sviluppo dell'industria, l'internazionalizzazione e la scelta nucleare" varato dal Governo Berlusconi. D'altra parte - sottolinea Urso - «non c'è più tempo da perdere. La scelta nucleare è necessaria. La bolletta energetica pesa gravemente sulla nostra bilancia commerciale. Senza l'import di energia i conti sarebbero positivi». «Siamo di fronte a una svolta storica - riflette Urso -, vent'anni dopo il referendum che cancellò la via italiana al nucleare. Allora eravamo la terza potenza nucleare civile dopo gli Usa e la Gran Bretagna, con un progetto di sviluppo significativo. Il referendum, deciso sulla base di una scelta emotiva in seguito al gravissimo incidente alla centrale di Chernobyl, ci fece abbandonare quella strada. Oggi l'Italia rientra nel nucleare civile, intanto in quello di terza generazione avanzata e poi in quello di quarta generazione, cioè la tecnologia più avanzata sul mercato internazionale».

L'obiettivo previsto dal governo - ammette Urso - «è di murare la prima pietra della prima centrale nucleare di nuova generazione entro questa legislatura».

Sarà l'Agenzia per la sicurezza nucleare ad individuare i siti. «Del tutto autonoma rispetto al Governo - spiega - sarà composta da cinque membri di altissimo livello scientifico e dovrà operare per garantire, appunto, la massima sicurezza per le popolazioni e per il territorio pur essendo considerata, l'energia nucleare, come la più pulita e sicura. Un aspetto, questo, che permetterebbe all'Italia, in tempi medi, il rispetto del Protocollo di Kyoto».

«Siamo di fronte ad una rivoluzione culturale - confessa Urso .. Le imprese private realizzeranno i nuovi impianti a condizioni di mercato. Non solo, ma le stesse imprese dovranno occuparsi della gestione delle scorie prevedendo le opportune risorse finanziarie e preparare un piano relativo alle misure compensative a vantaggio delle popolazioni e delle imprese che si trovano sul territorio individuato per la realizzazione dell'impianto nucleare. Produrre energia costerà molto meno mentre i residenti e le imprese otterranno vantaggi di varia natura. In Europa le popolazioni più favorevoli al nucleare sono quelle più vicine agli impianti esistenti. Sia per i benefici ambientali che per quelli economici e sociali. Noi avvieremo una campagna di informazione con uno spirito di assoluta trasparenza e partecipazione consapevole perché ci vuole consenso in progetti di questo genere».

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