Camposanto di Sondrio. Via le piante, fondale di tralicci e cavi
Torniamo sulla “strage di piante” documentata dal nostro giornale. Qualcuno ci ha voluto criticare portando la ragione di simile “strage” ovvero la necessità di ampliare il cimitero ( “ o ci si allargava a est o... si soppalcava! “ ) con tanto di ammonizione che bisogna sapere come stanno le cose. Diverse persone con le quali abbiamo parlato sono state pienamente d'accordo e diciamo non tanto “con noi” quanto nel merito testualmente indicato da una signora indignata per il taglio di piante sanissime, pluridecennali, che questi tronchi tagliati indicava.
Di fronte comunque a opinioni diverse c'è solo una cosa saggia da fare: vedere per credere. E' quel che ha fatto il giornale. La foto pubblicata non rende ancora abbastanza bene lo squallore del fondale fatto di tralicci con intrecci di 'rami' metallici al posto di quelli che c'erano, rami naturali di cinque cedri abbattuti sugli 11 che c'erano. Il Camposanto non lo meritava. Il fine - l'ampliamento del cimitero - giustifica i mezzi – questa strage di alberi d'alto fusto - ? Non sta al giornale indicare alternative visto che c'è una Giunte e c'è un Consiglio il che non impedisce di sussurrare che si poteva avere l'ampliamento senza rovinare il fondale con l'abbattimento dei cedri. Tempo fa per meno rispetto a questo taglio di cedri si scatenavano Legambiente, WWF, altre associazioni, gruppi di ambientalisti. Oggi il mutismo domina, segno dei tempi...
GdS