Sondrio: aree agricole che pur restando tali dovrebbero pagare l'IMU!

Riceviamo e pubblichiamo: "L'occasione per fare questa considerazione ci viene fornita dalle recenti proteste di cittadini proprietari di aree un tempo agricole e, a seguito dell'entrata in vigore del PGT, destinate a "compensazione urbanistica per la formazione del parco fluviale", destinatari di multe per omesso pagamento dell'IMU.

Un pò di storia, per capire ciò che accade oggi: nel 2011 l'Amministrazione Molteni approva un Piano di governo del Territorio che trasforma ampie porzioni di terreni agricoli della zona sud a ridosso della tangenziale in "Aree per servizi con compensazione urbanistica per la formazione del parco fluviale". Ovvero aree da destinarsi alla realizzazione di un "parco fluviale" che, se cedute se gratuitamente al Comune, generano un diritto edificatorio (0,10 metri quadri per metro quadro) da utilizzare in aree del tessuto consolidato urbano dove siano consentiti aumenti volumetrici. Scelta duramente contestata da noi e dagli altri gruppi di minoranza. Piu' che un ipotetico parco fluviale, da realizzare metro su metro in chissà quanti decenni (e da gestire e manutenere con quali risorse?), intravedevamo la "concretezza" di un'operazione volta a sottoporre a imposizione fiscale aree fino ad allora esenti. Fare cassa subito a fronte di ipotetici vantaggi volumetrici che si realizzano solo nel momento in cui l'area viene ceduta.Meccanismo che ovviamente non tiene conto del esistenza di un concreto interesse del proprietario dell'area ex agricola ad ottenere volumi in altre aree della città!
Ai fini di attenuare gli effetti di questa scelta sbagliata chiedemmo di limitare l'applicazione dell'IMU a queste aree solo nel momento in cui venissero cedute al comune e si generasse, in concreto, il diritto edificatorio sino ad allora teorico.
Anche questa proposta è rimasta inascoltata.
Ecco allora che le sanzioni di oggi per omesso pagamento dell'ICI/IMU per gli anni 2011-2013 sono il frutto di una scelta programmatoria ben precisa su cui confermiamo il nostro pieno dissenso. Si è infine scelto di rendere il boccone ulteriorrmente indigesto omettendo di inviare comunicazione postale ai proprietari dei terreni. La legge lo prevede. Anche se così non fosse, sarebbe a nostro avviso atto dovuto. Per la maggioranza è sufficiente avere fatto un incontro pubblico (semideserto) per la presentazione del pgt e le conferenze VAS istituzionali. Vedremo che esito avranno i ricorsi che molti cittadini stanno predisponendo. Noi, di certo, ci saremmo comportati in tutt'altro modo. A fronte di una pressione tributaria comunale tra le piu' elevate d'Italia, introdurre un nuovo prelievo con queste modalità è cosa poco decorosa. Ci sia consentito".
Andrea Massera
consigliere comunale "Sondrio Liberale"

Nostra nota
A suo tempo, senza ovviamente entrare nelle discussioni politiche, abbiamo ripetutamente sottolineato i limiti di un PGT che avrebbe potuto essere una gran cosa per Sondrio e invece – ci limitiamo! - non lo è stato. Il problema sollevato dal consigliere Massera è di una evidenza palmare. Va comunque detto che i progettisti che andavano a ripercorrere, male, vie già percorse, bene, dal Comune oltre 30 anni fa, dovrebbero essere chiamati a rispondere come mai nel pensare al meccanismo della compensazione urbanistica, inapplicabile in concreto mancando la contemporaneità, anche per lotti, non abbiano considerato gli aspetti fiscali connessi. Fra l'altro il beneficio di cui sopra, considerando – rebus sic stantibus – l'obolo annuale da versare e per il numero di anni che ci separano dall'attuazione concreta, verrebbe probabilmente mangiato del tutto e così il proprietario dovrebbe pagare in continuazione per un terreno potenzialmente già del Comune!!!
La cosa è grossa e sicuramente il Comune troverà la soluzione (c'è persino una sentenza della Corte Costituzionale che si mette di traverso. Lo spieghino i progettisti all'Amministrazione che evidentemente si è rifatta a quanto i tecnici dicevano), ma non c'è solo questo di caso. Anche se sorvoliamo... (ndr)

Andrea Massera e nostra nota
Territorio