“Verso il contratto di fiume dell’alto bacino del fiume Adda”

Il 2 dicembre scorso presso la Sala Conferenze delle Comunità Montana di Sondrio, si è svolto il primo appuntamento di avvio del processo di Contratto di Fiume dell’alto corso del fiume Adda e dei suoi affluenti.
L’incontro aveva lo scopo di informare i partecipanti sulle metodologia del contratto di fiume e illustrare il percorso “Verso il contratto di fiume dell’alto bacino del fiume Adda” che vede la Comunità Montana di Sondrio come primo ente promotore del progetto.
Il presidente Tiziano Maffezzini ha aperto i lavori illustrando le motivazioni e gli obiettivi per i quali la Comunità Montana ha ritenuto di intraprendere questo percorso di valorizzazione dell’ambito fluviale del Fiume Adda e degli aspetti che lo riguardano, condiviso tra tutti portatori di interesse. A questo scopo, accanto al Presidente Maffezzini, sono stati invitati ad illustrare la metodologia del Contratto di fiume relatori di alto livello, quali il Dott. Bianchini del Ministero dell’Ambiente e Convenzione delle Alpi, Il Prof. Bastiani Coordinatore del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume, la Dott.ssa Iacone e il Dott. Clerici della Regione Lombardia. A chiudere il lavori il Dott. Marco Abordi già coordinatore di altri importanti contratti di fiume dell’arco alpino e incaricato di accompagnare il processo in itinere, coordinando e facilitando le attività al fine di poter arrivare alla sottoscrizione del manifesto d’intenti comune e quindi attivare il Contratto stesso.
All’incontro rivolto ai principali attori e portatori d’interesse hanno partecipato una cinquantina di rappresentati del territorio, sia di enti pubblici che di associazioni di categoria e sportive. Visto il carattere transfrontaliero del progetto hanno partecipato attivamente anche i comuni, i produttori idroelettrici e le associazioni della vicina Valle di Poschiavo ricadente nel bacino imbrifero dell’Adda.
Il Contratto di Fiume è un protocollo giuridico volontario per la rigenerazione ambientale del bacino idrografico di un corso d'acqua a cui partecipano tutti i soggetti che in qualche modo sono legati al fiume e i suoi affluenti (enti pubblici, associazioni sportive, ambientaliste, pescatori, agricoltori, industriali, produttori idroelettrici ecc.).
Secondo la definizione data dal 2º World Water Forum, il Contratto di Fiume permette "di adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale intervengono in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione di un bacino fluviale".
La gestione pattizia dei beni collettivi e l’adozione di strumenti come i Contratti di Fiume rappresentano oggi una concreta alternativa al perdurare del rischio ed all’apparentemente “inevitabile” e progressivo degrado del territorio e dell’ambiente. Rappresentano una spinta dal basso pacifica e democratica, una ri-assunzione di responsabilità collettiva, una forma di democrazia diretta.
Nelle prossime settimane verrà attivata una procedura di condivisione di un documento d’intenti comune che gli attori “Promotori del Contratto” (chiunque ne può far parte richiedendo informazioni e richiesta di partecipazione alla Comunità Montana Valtellina di Sondrio) sottoscriveranno dopo aver apportato il loro contributo e aver approvato nei rispettivi organi direttivi e decisionali il documento finale.
L’obiettivo è quello di sviluppare una visione condivisa strategica di lungo periodo sul futuro del fiume e dei suoi affluenti e al contempo sviluppare un piano di azioni concrete di brevissimo periodo, valorizzando le risorse già esistenti e recependo quelle che verranno messe a disposizione a più livelli istituzionali.

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