Tangenziale di Bormio, minatori al lavoro
Tre passi indietro.
La schiavitù bormina. Ci riferiamo al flusso di veicoli, pesanti compresi, in costante attraversamento dell'abitato, in direzione Livigno. Un problema che parte da lontano. Basti pensare che allorchè la Comunità Montana unica di Valtellina progettò a tempo di record – con i primi appalti, Tartano e Sernio Mazzo, a tempo di strarecord – il progetto da Piantedo finiva a Santa Lucia per il mancato accordo dei bormini sul tracciato.
Due passi indietro
Per anni non si andò oltre periodici brontolii, aspirazioni per una soluzione ma nulla più anche se il problema restava all'attenzione, specie dopo che era arrivata all'Alute la Strada della Rinascita.
Un passo indietro
Ricordiamo la primavere di sette anni fa, in particolare chi aveva preso di petto il problema, un certo assessore provinciale di nome Sertori che poi è passato alla Presidenza dell'Ente al punto da presentare come avrebbe dovuto essere l'opera. Partenza con una rotatoria dove scendendo da Bormio c’è l’uscita per Cepina, un viadotto sopra all’Adda che perpendicolarmente alla montagna consente l’ingresso in una galleria di circa un km in curva che porta alla strada per le Motte con la quale ci si raccorda a circa 300 metri dai tornanti e la sistemazione del tratto di strada successivo fino ad arrivare ai tornanti che ci sono prima del bivio Oga/Motte. Impegno di spesa di 40 ML di Euro più 1 ML per la sistemazione di quell’ultimo tratto. Da sottolineare l’impegno finanziario dell comune di Livigno, 10 Mln,sia in maniera diretta che attraverso un giro fondi con l’ANAS).
Si era in retta finale. Ma bisognava fare i conti con l'UCAS, ben noto Ufficio Complicazioni Affari Semplici, quello che, ci fosse stato, avrebbe impedito di sicuro all'ing. Donegani di fare la strada dello Stelvio, o quantomeno anziché tre anni di lavoro ne avrebbe richiesto 30.
Ultimo passo
Chi la dura la vince. Sconfitto l'UCAS Sertori, non più assessore ma Presidente ha potuto annunciare nel marzo scorso che finalmente si partiva. Il comunicato della Provincia:
“Finalmente dopo oltre 4 anni di attesa, di lungaggini burocratiche e ricorsi, la nuova tangenziale di Bormio vedrà la luce. I lavori partiranno entro questa primavera. Il quadro economico dell’opera ammonta a 40 milioni di euro, finanziati da Anas, Comune di Livigno e risorse residue dei Mondiali di Sci del 2005. 29 milioni e 800 mila euro, invece, l’importo a base d’asta”.
E’ con grande soddisfazione che il presidente della Provincia di Sondrio, Massimo Sertori, dà la notizia della delibera di giunta con la quale è stato approvato il progetto esecutivo presentato da Intercantieri Vittadello di Limena in provincia di Padova, vincitrice della gara d’appalto. Trattandosi di un appalto integrato l’impresa ha avuto sei mesi di tempo per redarre il progetto esecutivo, validato e quindi approvato dalla Giunta provinciale.
“Nel giro di un mese – spiega il presidente Sertori – procederemo alla consegna dei lavori, mentre il cantiere sarà operativo entro questa primavera. L’opera sarà portata a termine, secondo il bando di gara, in 680 giorni”.
Nel dettaglio, il nuovo tracciato, in direzione di Bormio, si snoderà dalla Statale 38, lungo il Piano della Lute, dopo lo svincolo per Valdisotto, grazie ad una rotatoria. Attraverso un viadotto di 250 metri circa si oltrepasserà il fiume Adda e proseguendo in direzione nord, la nuova strada si immetterà in una galleria lunga un chilometro portando fino alla località Seghetto in Valdidentro.
“La nuova opera in Alta Valle – spiega Sertori – si inserisce in un complesso e articolato piano di interventi già realizzati a monte del tracciato di quella che sarà la nuova tangenziale, grazie al protocollo d’intesa sottoscritto con il comune di Livigno, che annualmente e fino al 2015, mette a disposizione 500 mila euro per interventi di miglioramento dei collegamenti stradali in Alta Valle. Obiettivo finale, secondo una lungimirante strategia di pianificazione, è quello di evitare che i veicoli diretti a Livigno attraversino il centro di Bormio. Proprio per questo – riprende Sertori – è dal 2005 che si stanno finanziando e realizzando opere propedeutiche a questo risultato”.
Soddisfatto, quindi, il presidente Sertori che non manca di sottolineare come la nuova tangenziale porterà evidenti benefici non solo alla circolazione, ma anche alla qualità della vita dei cittadini di Bormio e dell’Alta Valle nonché al turismo.
Oggi
Oggi non cè più UCAS che tenga. Le scartoffie lasciano il posto all'esplosivo, quello che serve ai minatori per bucare il monte. Deo gratias!
GdS