Istituita la "Giornata regionale per le Montagne lombarde"

Festeggeremo ogni anno nella prima domenica di luglio

Milano, 3 dicembre 2019 – “Una giornata dedicata alle montagne lombarde per promuovere e valorizzare i territori montani e sostenere la gente che in montagna vive e lavora: è quella che il Consiglio regionale ha deciso di istituire, individuandola ogni anno nella prima domenica di luglio, che rappresenta simbolicamente l’apertura della stagione turistica ed escursionistica su tutti i rifugi delle montagne lombarde”.

Lo annuncia il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi, primo firmatario del progetto di legge depositato oggi e sottoscritto anche da tutti gli altri componenti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, i Vice Presidenti Francesca Brianza e Carlo Borghetti e i Consiglieri Segretari Giovanni Malanchini e Dario Violi.
“In montagna ho incontrato sempre persone animate da grande passione e di straordinaria umanità –aggiunge il Presidente Fermi-. Regione Lombardia e il Consiglio regionale sono e saranno sempre più attenti e vicini a queste realtà, consapevoli che è nostro obiettivo e dovere garantire un futuro alle nostre “sentinelle” montane, a cominciare soprattutto dagli alpeggi e dai rifugi alpini. E questo progetto di legge vuole essere un primo passo significativo di questa rinnovata attenzione e sensibilità”.

Il provvedimento di legge si prefigge la finalità di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sul patrimonio di risorse naturali, culturali, paesaggistiche, idriche e forestali che le montagne lombarde rappresentano. Il Consiglio regionale con questa legge favorisce in particolare le azioni tese alla tutela delle risorse naturali e alla valorizzazione della dimensione economica, sociale ed istituzionale delle comunità di montagna, secondo i principi di uno sviluppo etico, responsabile e sostenibile. Sarà inoltre privilegiata la diffusione delle tradizioni culturali e dei saperi locali, per far conoscere il paesaggio e le risorse agro rurali anche attraverso le eccellenze enogastronomiche di montagna e i prodotti alimentari tipici lombardi.

“In occasione della Giornata Regionale delle Montagne -spiega il Vice Presidente Carlo Borghetti- il Consiglio regionale promuove così iniziative volte a salvaguardare e conservare le risorse naturali e gli ecosistemi delle montagne lombarde e a salvaguardare e diffondere le culture, i saperi, gli stili di vita delle genti dei Comuni montani lombardi, avvalendosi e collaborando con le Comunità Montane, gli Enti locali e le associazioni del territorio, il Club Alpino Italiano Regione Lombardia con le rispettive sezioni e sottosezioni del territorio. Saranno promosse inoltre anche iniziative specifiche con l’Ufficio scolastico regionale, al fine di raggiungere le fasce di età più giovani”.

“In questo periodo storico dove è forte la preoccupazione per i cambiamenti climatici, diventa sempre più importante conoscere la montagna e le sue peculiarità –evidenzia la Vice Presidente Francesca Brianza-. Capire la montagna significa comprendere meglio anche il nostro territorio. La proposta di istituire una giornata della montagna va proprio in questa direzione e si prefigge di sensibilizzare le persone e di sostenere tutte le iniziative che valorizzano i nostri monti. Grazie a questo progetto di legge si vuole inoltre porre una grande attenzione sui rifugi che oggi come ieri rimangono un punto di riferimento imprescindibile per chi vive e frequenta la montagna”.

Il provvedimento prende spunto dall’iniziativa che lo scorso 12 settembre aveva visto una cordata istituzionale guidata dal Presidente Fermi con i Consiglieri Segretari dell’Ufficio di Presidenza Giovanni Malanchini e Dario Violi salire prima ai 1.906 metri della Malga Demignone ubicata nella località valtellinese di Teglio, e poi al Rifugio Nani Tagliaferri, in Val di Scalve, che con i suoi 2.378 metri è il più alto delle Orobie: una giornata dedicata ad approfondire i temi e le problematiche contenute nel progetto di educazione e sostenibilità “Save the Mountains” promosso dal Cai di Bergamo guidato da Paolo Valoti.

“Nei nostri territori montani abbiamo la fortuna di poter contare su numerose e diversificate produzioni locali di grande qualità, soprattutto casearie – ha sottolineato il Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza Giovanni Malanchini- che esaltano e valorizzano le peculiarità della montagna lombarda, all’insegna di valori semplici e schietti, ma di grande sostanza, proprio come i suoi sapori. Grazie anche all’innovazione introdotta nei processi produttivi dalle nuove generazioni, possiamo oggi ben dire che la dieta di montagna è ancor più salutare della tanto celebrata e apprezzata dieta mediterranea”.

Per il Consigliere Segretario Dario Violi questo progetto di legge “è un ulteriore passo in avanti verso la tutela e il rilancio delle nostre montagne, sia dal punto di vista ambientale che culturale, attraverso la creazione di comportamenti consapevoli per la conservazione dei sentieri e dei rifugi. L’obiettivo è quello di garantire lo sviluppo sostenibile dei territori montani attraverso il coinvolgimento diretto e la partecipazione di tutti coloro che vivono la montagna e vogliono preservarne la bellezza, agendo per un impegno comune volto alla salvaguardia del territorio”.

Nella relazione di accompagnamento al progetto di legge si ricorda come il territorio regionale, pari a 23.862 chilometri quadrati, è caratterizzato da una compresenza di aree montuose (40,5%) che, se sommate alle aree collinari (12,4%), rappresentano quasi il 53% del territorio lombardo con 23 Comunità montane istituite e riconosciute dalla Regione.
In termini di popolazione la Lombardia supera di poco i 10 milioni di abitanti residenti, di cui quasi il 32% concentrata nelle aree montane. Il 28,6% del flusso annuo di turisti negli esercizi ricettivi lombardi interessa le località montane. 
Su undici siti Unesco lombardi, cinque sono localizzati in aree montane, dove si trovano anche otto parchi regionali montani di grande pregio ambientale e naturalistico.
Da ricordare infine che sulle montagne lombarde sono presenti oltre 150 rifugi e circa 870 malghe, imprescindibili punti di riferimento e di appoggio per chi attraversa i sentieri montani.

Nella foto la 'cordata istituzionale' guidata da Fermi, Malanchini e Violi sulle Orobie

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