Lombardia, approvata la revisione al piano territoriale regionale

Obiettivo del documento, più qualità della vita tramite nuovi investimenti

Milano, 2 dicembre 2021 - Via libera del Consiglio regionale alla revisione generale del Piano Territoriale Regionale (PTR), integrato nella primavera di quest’anno con il Progetto di Valorizzazione del Paesaggio (PVP) sul quale erano pervenute 106 osservazioni da parte di soggetti pubblici e privati. Obiettivo principale del documento è quello di cercare di garantire un’ottimale qualità della vita ai cittadini, riconoscendo le specifiche diversità territoriali, ambientali, imprenditoriali, sociali e culturali del territorio regionale lombardo e perseguendo un’idea di sviluppo sostenibile attraverso nuovi investimenti.

Come spiegato dal relatore Andrea Monti (Lega), l’atto amministrativo affronta e sviluppa in particolare le seguenti tematiche: coesione e connessioni, al fine di realizzare una maggiore sinergia tra i territori confinanti, riducendo i divari tra centro e periferia; attrattività, intesa come valorizzazione del capitale territoriale per attrarre nuove persone e imprese; resilienza e governo integrato delle risorse, finalizzato alla conservazione del patrimonio naturale, alle sfide ambientali, alla prevenzione del rischio idrogeologico, idraulico e sismico; riduzione del consumo di suolo e rigenerazione, in attuazione delle leggi regionali n°31/2014 e n°18/2019; cultura e paesaggio, con l’obiettivo di valorizzare le identità paesaggistiche della nostra regione, promuovendole e integrandole in un progetto unitario di cultura dei luoghi.

Da qui la necessità di rafforzare l’immagine della Lombardia al fine di farne conoscere sempre meglio e sempre di più il capitale territoriale e le eccellenze; sviluppare e incrementare la mobilità di merci e persone superando il digital divide; sostenere la struttura policentrica del territorio regionale, confermando il ruolo centrale di Milano ma valorizzando, alla pari, gli altri territori; attrarre nuovi abitanti, garantendo al contempo un utilizzo sostenibile del territorio; migliorare la qualità degli spazi abitativi, garantendo l’accessibilità, l’efficienza e la sicurezza dei servizi; tutelare, promuovere e incrementare la biodiversità; ridurre il consumo di suolo, preservando la qualità e la quantità di quello agricolo e naturale; favorire un nuovo green deal nei territori e nel sistema economico, incrementando l’applicazione dell’economia circolare in tutti i settori.

“La Lombardia – ha osservato la consigliera leghista Silvia Scurati annunciando il voto favorevole del suo gruppo – è grande come una nazione ed è motore produttivo del nostro Paese e dell’intera Europa. Per questo servono strumenti urbanistici e di programmazione importanti, che sappiano coniugare l’aspetto nazionale con quello internazionale e il PTR è uno degli strumenti principali di supporto alla governance dato agli Enti locali”.

Sull’importanza del Piano, ha concordato anche il PD, che con il Capogruppo Fabio Pizzul, ha però lamentato un dibattito troppo compresso nei tempi. “Su un provvedimento tanto importante – ha fatto notare – sarebbe stato necessario, come abbiamo proposto, un dibattito più ampio e un maggior coinvolgimento dell’Aula. Auspichiamo – ha aggiunto, motivando il voto contrario – che nei prossimi mesi si possa lavorare assieme per quel bene comune che è il territorio e il paesaggio che i lombardi hanno esigenza di rilanciare il futuro”.

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