Basta limiti alla Valtellina e Valchiavenna!
Riceviamo:
E' notizia di questi giorni che Anas S.p.A. (società di proprietà esclusiva del Ministero dell’Economia e delle Finanze/Ministro Pier Carlo Padoan e amministrata di concerto con il Ministero dei trasporti/ Ministro Graziano Delrio) ha stabilito di limitare la velocità sulla Statale 36 dal 1° agosto in direzione Monza-Colico. A seguito di questa decisione la Polizia stradale di Lecco provvederà all’installazione di quattro nuovi autovelox fissi sulla statale 36. Queste due misure rappresenterebbero, se venissero attuate, una fortissima limitazione alla viabilità in direzione della Valtellina e Valchiavenna.
Pare che questo provvedimento di Anas sia diretta conseguenza del cattivo stato in cui versa il manto stradale. E per questo motivo tutti noi fatichiamo a comprendere quali migliorie abbiano realizzato gli interventi e i lavori che sono stati condotti da Anas in questi anni e che hanno comportato anche la chiusura delle gallerie o la circolazione su tratti alterni.
Negli ultimi decenni è mancata soprattutto da parte dei Governi e dalle istituzioni territoriali un serio ed intelligente potenziamento delle infrastrutture. Neppure la spinta di EXPO ha permesso di dare uno slancio ai progetti di potenziamento dei trasporti sia su strada che su ferro. La stessa Tangenziale di Morbegno si è potuta realizzare e finanziare solamente grazie al lavoro di squadra fatto dal territorio e dalle sue diverse anime. Non parliamo poi dello stato in cui versa la ferrovia e dei continui disservizi di Trenord.
Questo provvedimento, adottato da Anas e volto a limitare la viabilità da e per la Valtellina e Valchiavenna, comporterà, inoltre, gravi conseguenze nel tessuto socio economico valtellinese e valchiavennasco, in particolare nel settore imprenditoriale e turistico (con l'indotto che ne deriva). I turisti, probabilmente, sceglieranno nuove mete per trascorrere le proprie vacanze in montagna. E gli imprenditori avranno maggiori difficoltà nell'esportare o importare merci e prodotti. Tutto questo per la nostra associazione Autonomia di Valtellina e Valchiavenna è semplicemente inaccettabile.
Sono due anni che il Governo adotta provvedimenti dannosi per l'economia locale valtellinese e valchiavennasca. Abbiamo dovuto subire l’aumento delle tasse ai nostri frontalieri, poi il tentativo di introdurre l’IMU sui terreni agricoli e lo scippo a danno dei nostri comuni di diversi milioni di euro prodotti dal territorio, giustificando l'operazione nella costituzione del fondo di solidarietà comunale.
Per non parlare che sono due anni che non possiamo nemmeno eleggere rappresentanti in Provincia grazie alla legge Delrio. Infine il tentativo di sopprimere la Provincia di Sondrio con la riforma costituzionale Boschi-Renzi (Votare NO al referendum). Se questa riforma costituzionale dovesse passare al referendum di autunno perderemo non solo la Provincia e i canoni idrici riconosciuti dalla legge regionale ma anche ogni diritto presente e futuro sulle nostre acque. E adesso ci tocca pure subire una limitazione alla viabilità sull’unica strada non interessata da passi montani.
Per questi motivi è necessario alzare sempre di più la voce. Non è accettabile vedere il nostro territorio spogliato di competenze e di risorse, o peggio danneggiato come con il provvedimento di Anas. Invitiamo, quindi, il Governo (il Partito Democratico in primis) ad intervenire immediatamente nonché le istituzioni locali ad attivarsi sollecitando provvedimenti opportuni. Rivogliamo i limiti della velocità come erano precedentemente, non vogliamo alcun autovelox fisso ed esigiamo un manto stradale adeguato.
Da sempre come movimento autonomista sosteniamo che la ripresa economica deve partire dal territorio. E deve partire dal territorio proprio perché i territori rappresentano i motori dell'economia reale. Indebolirli e trasformarli in periferie è un danno non solo per i territori ma per l'intera economia nazionale. L'Autonomia responsabile nel 2016 non è più solo un diritto ma una necessità concreta.