QUESTIONE ORSO. PREOCCUPATI I BERGAMASCHI. LA PROPOSTA DELLA CCDD: UN RADIOCOLLARE 12.5.30.17

I bergamaschi si interrogano sulla questione 'orso'. Dicono, testualmente: "Per ora, tra gli esperti, un dubbio resta aperto: se, sulle Orobie, abbia trovato casa un solo orso oppure ce ne siano altri. Per il resto, invece, esistono solamente certezze: ovvero che le montagne della provincia bergamasca sono tornate, ormai da alcuni anni, ad essere habitat ideale per questi animali e che (l'esame del Dna su un ciuffo di peli lo ha provato definitivamente) almeno uno, forse il solo forse no, è nipote di quel JJ5 che, inizialmente introdotto nel Parco Adamello-Brenta, ha scorrazzato fino alle basse valli tra il 2008 e il 2009 per poi tornarsene in Trentino, dove tuttora vive...".

E' "M7, una denominazione sicuramente poco attraente ma utile all'identificazione di quello che è, appunto, il settimo maschio individuato dal 2008".

Non sono contenti al di là delle Orobie per via di "aggressioni a capre e pecore, l'assalto ai depositi di arnie, le stragi di animali da cortile" che si sono moltiplicate a ritmo vertiginoso.

La Coldiretti di Bergamo è preoccupata. perché tra poco inizia la stagione degli alpeggi.

Ha una proposta: "la soluzione ideale sarebbe, a nostro giudizio, l'applicazione di un radiocollare per sapere dove si trova l'orso. Gli allevatori lavorerebbero tranquilli e si riuscirebbe anche a fugare tutti i dubbi sul passaggio dell'animale e sulle predazioni».

La Regione rassicura:

«Tutte le situazioni segnalate in questi mesi - ha fatto sapere nei giorni scorsi il Pirellone - sono state monitorate giornalmente attraverso attività coordinate sul territorio tra Forestale e Polizie provinciali. Tale monitoraggio ha consentito di intervenire là dove la segnalazione si è dimostrata veritiera con la verifica dei danni e il risarcimento degli stessi. È attiva, peraltro, una polizza di risarcimento danni che ha consentito di ripagare gli agricoltori delle perdite subite».

Il rischio

C'è un rischio che si potrebbe correre, ovvero quello dell'impatto negativo sul turismo per il timore di un incontro ravvicinato orsesimo tipo, per quanto improbabile possa essere. Non è possibile fare quello che propone la CCDD di Bergamo? Se lo si facesse basterebbe poi, tramite gli organii di informazione indicare le zone ove l'orso è ppresente tranquuillizzando tutti gli altri.

A parte in altro articolo i consigli nel caso di incontro con il plantigrado.

Territorio