Greenpeace: é necessaria una moratoria sugli OGM
Al termine di una recente ricerca a
lungo termine condotta in Australia sui piselli OGM, si sono
osservate mutazioni nella struttura della proteina prodotta dai
piselli OGM, responsabili di causare infezioni polmonari nelle
cavie alimentate con questi OGM, che sono diventate anche più
reattive ad altre allergie alimentari.
Greenpeace torna a sottolineare l’urgenza di uno stop alle
coltivazioni di OGM in Europa.
Attivisti di Greenpeace, in rappresentanza dei consumatori
dell’Europa dei Venticinque, hanno protestato questa mattina
davanti al Consiglio dei Ministri per l’ambiente, a Bruxelles.
Gli attivisti indossavano maschere da cavie, per ricordare i
gravi rischi alla salute che sono stati riscontrati su questi
animali se alimentati con piselli OGM e issavano striscioni con
la scritta “I mangimi OGM mi hanno fatto ammalare non lasciate
che capiti anche agli uomini!”.
“I rischi per la salute delle piante OGM sono stati
completamente sottovalutati. Per diversi OGM già ammessi nel
mercato europeo, i test hanno mostrato un significativo impatto
sulla salute degli animali alimentati con questi mangimi.
Greenpeace chiede ai Ministri per l’ambiente di dare un segnale
chiaro in direzione di una maggiore protezione dei consumatori e
dell’ambiente. Fermare tutte le autorizzazioni a coltivazioni
OGM è l’azione più ragionevole da fare in base alle ultime prove
scientifiche” afferma Federica Ferrario, responsabile Ogm di
Greenpeace.
La richiesta di Greenpeace è sostenuta da esperti che si sono
riuniti ieri, in occasione di una conferenza internazionale a
Francoforte.
Esperti francesi, italiani, svizzeri, tedeschi e britannici
hanno criticato le attuali valutazioni del rischio insito
nell’uso di mangimi OGM, definendole insufficienti, e sono stati
concordi nel definire le manipolazioni genetiche come
imprevedibili a lungo termine.
Il professor Arpad Pusztai, che alcuni anni fa ha condotto
alcuni test preliminari sull’alimentazione delle cavie a base
dello stesso tipo di piselli OGM provenienti dall’Australia,
aveva rilevato danni minori. Ha comunque dichiarato che “è
necessario considerare seriamente questi campanelli d’allarme,
specialmente quando si passa a considerare la salute umana. Come
ho potuto verificare, gli effetti sulla salute, in particolare
quelli sul sistema immunitario delle cavie, non sono facili da
rilevare. Il problema è che nessun altro studio di questo tipo è
mai stato condotto sugli OGM. In più, nessuna autorità preposta
al controllo ha mai ordinato di testare la loro sicurezza con
gli stessi metodi utilizzati per questo OGM”.
Tra gli OGM imputati di avere significativi effetti sulla salute
degli animali alimentati con questi mangimi, c’è anche il
MON863, un mais Monsanto. La Commissione Ue ha dato il via
libera alla sua approvazione per l'uso animale lo scorso agosto,
nonostante il parere contrario della maggioranza degli stati
membri. L’autorizzazione degli OGM per l’alimentazione umana è
atteso nelle prossime settimane.
Gabriele Salari
GdS 10 XII 05
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