IN VAL CAMONICA UN MODERNO MUSEO DELL'ENERGIA IDROELETTRICA
In Valle Camonica, a Cedegolo, è possibile scoprire tutti i segreti della produzione dell'energia elettrica attraverso l'acqua. Ma, il Museo dell'energia idroelettrica, inaugurato nei giorni scorsi nel piccolo comune valligiano si pone obbiettivi che vanno al di là della mera divulgazione scientifica. È stato ricavato nella sede della centrale idroelettrica entrata in funzione nel 1910 e dimessa nel 1962. Uno stabile che dopo essere stato magazzino, per decenni, è stato poi venduto dall'Enel al comune di Cedegolo. Si trova a pochi metri dal fiume Oglio, e se non tutto, certamente molto, in questa struttura museale realizzata secondo le più innovative dinamiche concezioni, parla del rapporto tra una comunità, l'acqua e l'energia.
Parlano le condotte forzate, in cui entrando, si può udire la riproduzione del rumore per certi versi inquietante, ma, comunque espressione di forza e potenza, dell' acqua che vi scorreva. Ma parlano anche i lavoratori dell' energia idroelettrica, i loro figli, e i monitor che diffondono le interviste con le storie dei guardiani delle dighe e di tanti altri, sono incastonati nello spazio dedicato alla memoria del Museo. Il coinvolgimento del pubblico avviene quindi attraverso suoni, rumori che inducono suggestioni e accompagnano il visitatore lungo il viaggio che porta la goccia d' acqua a diventare energia.
La metamorfosi si sviluppa partendo dalla 'Sala delle sferé, poi la 'stanza delle dighé con modelli e videoproiezioni, l' imprigionamento dell' acqua nella condotte forzate e infine l' incontro con il cuore della centrale, la turbina.
L'opera è costata poco più di 3.215.782 euro e s'inserisce nel più ampio Museo dell'Industria e del lavoro. Partner del museo di Cedegolo, oltre all' Amministrazione Comunale sono: Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Comune di Brescia, Comunità Montana di Valle Camonica, Comune di Rodendo Saiano, Università degli studi di Brescia, A2A, Fondazione Luigi Micheletti, Fondazione Civiltà Bresciana ed ha collaborato l'Enel. Il progetto architettonico è dello studio Aura.
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