FOTOVOLTAICO A NOVATE MEZZOLA. IL WWF NON NE VUOL SAPERE 11 7 30 57
Ma..... non ci eravamo lasciati l'anno scorso, a Teglio, più o meno in questo periodo, dicendoci che le energie rinnovabili sono il toccasana per la produzione di energia elettrica PULITA, ma SOLO se non vanno a distruggere quell'ambiente naturale che è l'UNICA vera risorsa, l'UNICO autentico capitale che la nostra valle può mettere a frutto per garantire un futuro alla sua popolazione ?
Comune, Comunità Montana, Provincia non si schierarono compatti CONTRO l' impianto a pannelli solari che avrebbe invaso 24.000 m2 di bosco, parte del quale era già stato abbattuto senza le necessarie autorizzazioni, sul versante retico, in località La Piana ?
Non intervenne autorevolmente anche l'europarlamentare Provera che da Bruxelles ha sempre un occhio attento e amorevole per la "sua" Valtellina ?
" Sono favorevole alle strategie che puntano alle fonti rinnovabili, ma sono fortemente favorevole alla salvaguardia del territorio, specialmente in una provincia a vocazione turistica. Sono fortemente contrario al consumo di territorio e mi spaventa l'idea che vengano realizzati decine di migliaia di metri quadri di pannelli fotovoltaici...e continuava la giornalista... secondo Provera è necessario che gli enti locali evitino errori come quelli che hanno portato al "capannonificio" sul fondovalle perchè "nel momento in cui si dovesse concedere un precedente, potrebbero arrivare decine di richieste e come fare poi a dire di no ?
Ci troveremmo con decine di enormi "specchiere" sul territorio"
(giornale "La Provincia sett." -5/6/2010)
E INVECE NO !!!!!!
Per uno spazio analogo, la prima proposta era di 23.000 m2, poi "ridotti" a 21.000, corrispondenti all' incirca a tre bei camponi di calcio di serie A, nella Conferenza dei Servizi del 21 giugno la Provincia ha dato il suo parere favorevole ad un "parco" solare che coprirà una "bella" porzione di suolo del comune di Novate Mezzola.
Vaninetti William (x)
(x) Presidente WWF Valtellina Valchiavenna
Nel pubblicare la nota di cui sopra non possiamo non avanzare una osservazione. Non sappiamo se la zona della Via Giavere è una tale bellezza naturale da non poter essere sacrificata. Può darsi quindi che Vaninetti abbia ragione. In tal caso però il solo NO non basta. Il NO al nucleare ha chiuso quella partita, l'energia occorre e non si può continuare con i NO al fotovoltaico, all'eolico, all'off-shore, alla cogenerazione e via dicendo. Se No deve essere in Via Giavere si dica dove invece si può dire di SI. Non ci pare che in quelle zone sia tutta Val di Mello da preservare nei secoli (ndr)