NO, LE SPIAGGE PROPRIO NO

Ma le spiagge, tutte che percorrono l’Italia, da nord al sud, lasciatele libere a tutti gli italiani…

L’Italia è conosciuta anche con il nome di “Bel Paese”. Con le sue opere d’arte e monumenti di altissimo valore artistico è un vero e proprio museo a cielo aperto, fonte di ricordi indimenticabili per tutti coloro che la visitano. C’è tantissimo da godere, dalle città d’arte più famose ai numerosi paesetti spesso poco noti ma bellissimi, dalle spiagge ai luoghi di campagna, alle regioni montuose e alle zone lacustri.

Visitare il Paese significa non solo entrare in contatto con il suo passato, ma anche vivere il presente di una varietà infinita di culture, dialetti, gastronomie, di tradizioni ora simili ora molto differenti l’una dall’altra, ma accomunate dalla loro appartenenza a questa terra meravigliosa ed unica.

A tale bel paese, appartengono gli italiani, che devono godere di diritto di quanto la loro terra offre: monti, mari, fiumi, laghi, spiagge.

Purtroppo, su queste ultime, si è appuntato il diritto e dovere, per la semplice ragione che la “politica” ha venduto( o svenduto) a privati le spiagge dei mari italiani, dove, con il caldo torrido di cui tutti siamo afflitti, potrebbe trovare un certo sollievo la povera gente.

Sono talmente tante e vergognose le “regole” fissate per accedere ai nostri mari che c’è veramente da turbarsi ad avere un governo simile che permette di tutto contro la gente umile che non può assolutamente accostarsi alle spiagge senza pagare un “pedaggio” salatissimo e senza poter usufruire di quel bene che è la battigia e i metri di spiaggia stabiliti per legge da sempre per la tutela degli italiani.

Stiamo svendendo tutto a chi a soldi, a chi può comprarci anche la pelle, però, per favore, ai vari traditori dei poveri( Rutelli, & Company), non esagerate. Voi avete le vostre belle case o ville sulle spiagge più prestigiose d’Italia, noi poveri vorremmo solamente arrivare al nostro mare e posare sulla riva le nostre piccole cose, senza subire la mortificazione che qualche agente venga a dirci di “traslocare”, perché lì è proprietà privata.

Ma da quando????

Il “Potere” non vuole bene all’Italia.

Già con la Finanziaria del 2002 la maggioranza e il governo Berlusconi avevano tentato di far passare alla chetichella la svendita di tutte le spiagge italiane. Il tentativo prima era stato sventato dalle forze dell'Ulivo del Senato, che hanno scoperto, denunciato, e portato alla cancellazione del provvedimento., però, dopo, al potere la sinistra, le cose non sono migliorate.

Ma è chiaro che il lupo perde il pelo ma non il vizio.

Per esempio, è legge dello Stato, quella sul sommerso, che prevede un colossale condono ambientale finalizzato a premiare le imprese che hanno lavorato in nero e contemporaneamente hanno inquinato aria, acqua e suolo ai danni della salute degli italiani. La stessa legge prevede l'estinzione di tutti i reati ambientali, così chi inquina sarà tutelato anche in futuro.

La legge Lunardi ha spazzato i diritti dei comuni e delle Regioni di decidere dove, come e quando realizzare un'opera pubblica, ha abolito la valutazione d'Impatto ambientale, e ha riaperto la strada a mafia e camorra negli appalti pubblici.

Nel frattempo e' approvata una normativa che cancella tutte le leggi ambientali, da quella sui parchi a quella contro l' elettrosmog, e al Senato c'è un disegno di legge della Destra per dare in mano a ricchi privati diecimila ettari di Laguna Veneta: questo è il Dna della Destra, che sta sferrando un attacco ai parchi nazionali, alla Protezione civile, alle agenzie preposte ai controlli dei livelli di inquinamento per avere mano libera e distruggere e svendere tutto il patrimonio ambientale, artistico e storico di cui il nostro Paese vive. Però la Sinistra al governo non ha che peggiorato certe leggi, per esempio, quelle che riguardano l’accesso alle spiagge.

Il “potere”, tra l’altro, non si ricorda che le “vacanze degli italiani, sono concentrate principalmente in due momenti dell'anno: il Natale ed i mesi estivi, in particolare agosto. D'estate, infatti, tutte le scuole, molte fabbriche e molti uffici sono chiusi e le città tendono a svuotarsi dei loro abitanti. Anche moltissimi negozi chiudono per ferie e non è raro, per chi resta in città, avere difficoltà a trovare un negozio aperto per fare la spesa. D'agosto le maggiori città d'arte diventano preda dei turisti e vengono abbandonate dai loro abitanti.

Gli italiani, in generale, organizzano le loro vacanze come vacanze della famiglia. Fatta eccezione per alcuni giovani che fanno viaggi o vacanze-studio all'estero, indipendenti dai genitori, gli italiani vanno in vacanza in gruppi familiari.

Durante le vacanze di Natale la meta preferita è la montagna: ci sono stazioni sciistiche sia sulle Alpi sia sugli Appennini, che accolgono ogni anno moltissimi turisti. Durante le ferie estive, al contrario, i flussi turistici vanno prevalentemente dalle città in direzione delle località balneari e da Nord verso il Sud o le isole.

Dalla fine di maggio a settembre gli italiani approfittano del fine settimana per trascorrere uno o due giorni al mare. Chi ha la possibilità di pernottare al mare parte di solito il venerdì pomeriggio o il sabato mattina; gli altri lasciano la città dalla mattina alla sera: sono i cosiddetti "pendolari delle vacanze". E' già in occasione di queste brevi vacanze che strade ed autostrade sono invase dalle auto e si formano interminabili code, specialmente la domenica sera, al momento del rientro in città. Purtroppo è in questi periodi che si ha anche il maggior numero di incidenti stradali.

Ci sono infine le ferie, ovvero un'interruzione del lavoro per un periodo di tempo che va generalmente da una settimana ad un mese. E' questo il momento della vera e propria vacanza.

Andare in vacanza d'estate significa per gli italiani prendere la macchina, fare un piccolo trasloco e spostarsi in una località diversa da quella di residenza. Se, infatti, lasciare la città è una tradizione che è sentita quasi come un dovere, gli italiani non amano cambiare le loro abitudini ed hanno quindi bisogno di trasportare anche in vacanza una parte della loro vita quotidiana.

Una volta fuori dalla città, ci sono tre possibili sistemazioni:

1- la "seconda casa" (molte famiglie possiedono, infatti, una casa per le vacanze al mare o in montagna);

2- l'affitto di un appartamento per una settimana, quindici giorni, un intero mese o addirittura per l'intera stagione estiva;

3- la "pensione" in un albergo (che prevede l'affitto di una camera ed il diritto a consumare uno o due pasti nel ristorante dell'albergo).

Un modo, più economico, per trascorrere le vacanze estive, infine, è quello di portare la propria roulotte, il camper o anche solo la tenda in un campeggio vicino al mare, ad un lago o in montagna, e trascorrere lì le proprie ferie.

La scelta del luogo di villeggiatura dipende sia dall'età delle persone sia dalle disponibilità economiche. Alcune località come Rimini e Riccione sulla costa adriatica, o Viareggio sulla costa tirrenica, sono scelte perché hanno moltissimi locali, pub e discoteche ed offrono pertanto un'intensa vita notturna. I posti più tranquilli, con spiagge e pinete, vengono preferiti invece da chi ha bambini piccoli o dalle persone che hanno bisogno soprattutto di riposo.

Ci sono poi località "alla moda" per le persone più abbienti: zone come la Sardegna o l'Argentario sono residenze estive preferite da grandi industriali, politici e uomini dello spettacolo, così come Capri o Portofino sono i luoghi di approdo per le barche dei vip.

Ma le spiagge, tutte che percorrono l’Italia, da nord al sud, lasciatele libere a tutti gli italiani che in questa terra sono nati , lavorano, prolificano e, sperano di sentirsi sempre italiani.

Maria de Falco Marotta

Maria de Falco Marotta
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