DALL'ASSEMBLEA LA NUOVA ERA DI SECAM:

SVOLTA VERDE E PROGETTI INNOVATIVI PER ACCEDERE AI FONDI DEL PNRR
- La società pubblica si avvarrà di un garante e di una commissione etica per affrontare le nuove sfide

Per Secam la sfida è già iniziata e la comunicazione all'assemblea dei soci, che si è svolta ieri a Cedrasco,
ha nei fatti ratificato un'iniziativa avviata nei mesi scorsi che ha portato a Sondrio figure di altissimo profilo,
con esperienze alla Corte dei Conti e nei Ministeri, che con la governance condivideranno il percorso per
ottenere i fondi messi a disposizione dal Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, e realizzare gli
innovativi progetti già in fase di elaborazione per oltre 60 milioni di euro. Secam prima di altri ha intravisto nel
Recovery fund una straordinaria opportunità per evolversi, realizzando progetti ambiziosi per migliorare
l'efficienza e il servizio reso agli utenti. L'inizio di una nuova era per la società di proprietà dei Comuni, delle
Comunità Montane e della Provincia di Sondrio che gestisce il Servizio idrico integrato e i Servizi di igiene
urbana. Per affrontare la sfida del Pnrr, Secam ha rafforzato la propria struttura attraverso la nomina di un
garante etico e della commissione etica. È stato il presidente Raffaele Pini a introdurre il garante etico, il
professor Marco Villani, magistrato e membro della Corte dei Conti, che si è così presentato ai soci
intervenuti in assemblea: ≪La prospettiva è quella di un piano di investimenti per sviluppare il territorio: sono
qui perché questa società ha manifestato la volontà di crescere nel controllo interno e nel monitoraggio degli
investimenti. Garantisco la massima disponibilità a tutti voi per far crescere il patrimonio della Valtellina≫. La
commissione etica che affianca il professor Villani è formata da Olga Perito, dirigente del Ministero
dell'Economia e delle Finanze, Francesco Vellucci, revisore contabile che collabora con il Ministero
dell'Economia e delle Finanze, e Carlo Perticaroli della segreteria della Corte dei Conti.
IL BILANCIO
Nel suo intervento ad aprire la seduta, il presidente Pini ha evidenziato come, nonostante l'onda anomala
della pandemia, la società, grazie all'organizzazione interna e all'impegno dei dipendenti, abbia garantito i
servizi pubblici essenziali ai cittadini e mantenuto gli impegni nei confronti di banche e fornitori. ≪Dalle crisi
peggiori nascono le opportunità migliori - ha detto -: ora la sfida è per una gestione più efficiente attraverso la
razionalizzazione degli impianti e la realizzazione di nuovi progetti≫. È toccato quindi al direttore finanziario
Andrea Portolani illustrare il bilancio 2020 di Secam, sul quale ha inciso la pandemia, i cui effetti negativi si
sono riversati sull'intero comparto. Nonostante ciò, Secam ha mantenuto le proprie posizioni con un valore
della produzione, pari a oltre 57 milioni di euro, sostanzialmente invariato rispetto all'anno precedente, e
ricavi che sfiorano i 52,5 milioni di euro, in crescita del 3%. Il margine operativo lordo, importante indicatore
di redditività, è pari al 18,6% del fatturato, a 9,750 milioni di euro, il 22,80% in più su base annua. L'utile
netto è di 39.162 euro. I costi operativi ammontano a quasi 47,7 milioni di euro: scendono i costi per
l'acquisto di materie prime e di servizio e per il personale. Il patrimonio netto è aumentato di quasi il 27%,
passando da 13,7 a 17,4 milioni di euro. Nel corso del 2020 Secam ha effettuato investimenti per quasi 11
milioni di euro, principalmente nel settore idrico. Il bilancio chiude in modo soddisfacente, nonostante le
difficoltà causate dalla pandemia: Secam ha fatto fronte agli impegni assunti, pagato con regolarità i fornitori,
aumentato i ricavi, ridotto il peso dei costi operativi e diminuito l'indebitamento a breve. Puntare sugli interventi che potranno beneficiare di contributi anche legati al Pnrr consentirà di generare risparmi o
maggiori ricavi dal punto di vista economico, fino a tradursi in un contenimento dei costi delle bollette a
carico degli utenti, poiché gli investimenti cofinanziati non sono a carico della tariffa. Il bilancio è stato
approvato da oltre il 71% del capitale presente.
GLI INVESTIMENTI
L'amministratore delegato Gildo De Gianni è intervenuto per illustrare gli investimenti programmati, pari a
oltre 60 milioni di euro, che sosterranno la realizzazione di una serie di progetti, già definiti o in corso di
elaborazione, e saranno finanziati con fondi regionali e sul Pnrr. La Regione Lombardia ha già concesso
oltre 4,1 milioni di euro, su una spesa totale di 8,5, per i progetti per il recupero dei fanghi degli impianti di
depurazione, per il collettamento dei reflui fognari e per il sistema di depurazione della Bassa Valle. Sulla
depurazione il progetto è allargato all'intera provincia e prevede la riduzione da 27 a 10 degli impianti per
migliorarne efficienza ed economicità, diminuendo l'impatto ambientale. Un altro progetto riguarda
l'adeguamento dell'impianto di Postalesio per il biogas per produrre biometano da destinare a carburante per
i quasi duecento automezzi di Secam. Con il progetto "Impianti di gestione dei rifiuti" si prevede la
riconversione dell'impianto di Cedrasco finalizzata al recupero di frazioni non materia. Nel settore idrico si
interverrà sulle infrastrutture primarie e sulla riconversione e ampliamento dei bacini con l'obiettivo di
migliorare l'efficienza e contenere i costi di gestione. Per reti fognarie e trattamento acque sono previsti
interventi in varie località della provincia di Sondrio. I progetti sono stati definiti entro la missioni previste dal
Piano nazionale di ripresa e resilienza: "Rivoluzione verde e transizione ecologica", "Agricoltura sostenibile
ed economia circolare", "Transizione energetica e mobilità sostenibile", "Reti fognarie e trattamento acque".
Undici di questi progetti, per 10,5 milioni di euro, sono già stati inviati al Ministero della Transizione
ecologica. A chiusura della presentazione dei progetti, l'amministratore delegato De Gianni si è soffermato
sulla situazione finanziaria della società. ≪Il ricorso all'indebitamento bancario - ha spiegato - è tipico delle
aziende che come Secam gestiscono il ciclo idrico integrato: l'attività per quanto riguarda gli investimenti è
pianificata dai sindaci nell'ambito della conferenza dell'Ato e regolata da Arera. In qualità di gestore, di fatto
Secam ha effettuato gli investimenti richiesti dai nostri comuni ricorrendo ai finanziamenti bancari, perché di
questo stiamo parlando. L'indebitamento è dunque a fronte di investimenti realizzati da Secam per mettere a
norma e in efficienza gli acquedotti, le fognature e i depuratori di proprietà dei nostri comuni. Secondo
quanto previsto dalla legge, il rimborso di questi finanziamenti avviene attraverso le tariffe pagate dagli
utenti: tale rimborso tramite la componente tariffaria prevede periodi molto lunghi, con ricadute importanti sui
bilanci dell'azienda, in particolare per quanto riguarda l'aspetto finanziario. Il dato importante - ha concluso
l'amministratore delegato De Gianni - è che chi ha ottenuto i finanziamenti sia in grado di rimborsarli nei
tempi stabiliti: per Secam questo è assolutamente garantito≫.

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